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Serie A, in caso di stop sì a retrocessioni e promozioni: no allo scudetto
SERIE A – L’emergenza Coronavirus ha portato scompiglio anche nel mondo del calcio e, nonostante l’imminente inizio della Fase 2, il Governo ha deciso con l’ultimo Dpcm di non far cominciare dal 4 maggio gli allenamenti di squadra. È partito così lo scontro e il dibattito con la Federcalcio che chiede chiarezza e la ripresa delle attività. Viste le premesse, però, la Serie A deve cominciare anche a mettere in piedi un piano B.
Serie A, il piano in caso di stop
Come riportato dal Corriere dello Sport, in caso di stop definitivo del campionato si dovrebbe procedere verso una direzione mirata. Ovvero sì alle promozioni e alle retrocessioni secondo l’attuale classifica, così che la Serie A resti a 20 squadre e non a 22 come si era ipotizzato. Per quanto riguarda la scudetto, invece, nessuna assegnazione; al contrario di quanto accaduto in Francia.
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