INTERVISTE
Tommasi: “I calciatori sono contenti di ripartire. Sui contratti in scadenza serve un accordo da gentiluomini”
TOMMASI CORONAVIRUS CALCIO AIC INTERVISTA – L’emergenza Coronavirus non accenna a placarsi e anche il mondo del calcio sta pagando le conseguenze di questa terribile pandemia. Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, ha rilasciato un’intervista a Sky Sport nella quale ha espresso un parere sull’eventuale ripresa dei campionati.
Tommasi sulla ripresa
“Se ci sono le condizioni i calciatori sono contenti di ripartire. Tutti noi vediamo che la quotidianità sta cambiando ed è lecito poter cambiare anche la quotidianità lavorativa. Le regole fissate oggi potrebbero essere eccessive tra un mese, e se la situazione migliora in questo senso non vedremo l’ora di scendere in campo. Non voglio parlare di sciopero in questa situazione. Dobbiamo preoccuparci se si parla di playoff perché significherebbe che qualcosa si sarebbe inceppato. E organizzare partite nell’incertezza sarebbe difficile”.
Tommasi sugli stipendi
“In Serie A ci sono squadre che devono pagare la mensilità di gennaio. All’estero se si salta la mensilità non si gioca. Nelle riunioni si era parlato di spostare al 30 giugno i controlli per il mese di marzo, invece nella stessa seduta del Consiglio federale in cui si è spostata la fine della stagione, è stato spostato il controllo al momento dell’iscrizione. Si parla soprattutto di squadre di Lega Pro, dove i giocatori che non prendono stipendi da gennaio rischiano di prenderli nuovamente a fine agosto”.
I contratti in scadenza al 30 giugno
“Nelle prossime settimane ci sarà un altro tema importante, quello dei contratti in scadenza al 30 giugno. La proroga legale è impossibile, una delle strade è il gentlemen agreement. Penso però ai prestiti, in cui per il prolungamento serve un accordo tra le tre parti: immaginate se si dovessero affrontare per un obiettivo le due squadre che devono trovare l’accordo per il prestito. Oppure i giocatori che hanno già trovato un accordo con un’altra squadra. Serve un accordo tra gentiluomini, ma vedo troppe persone che vogliono approfittarsi della situazione”.
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