INTERVISTE
Mendieta: “Scudetto difficile, ma possibile. Io alla Lazio come Nedved alla Juventus, fui penalizzato dal mio carattere”
MENDIETA LAZIO – E’ stato uno degli acquisti più controversi della storia del calciomercato laziale. E non solo. Gaizka Mendieta arrivò a Roma nel 2001, prelevato dal Valencia con l’obiettivo di sostituire il partente Pavel Nedved. Sergio Cragnotti spese per il suo cartellino ben 89 miliardi di lire, facendo di lui il secondo investimento più importante della storia biancoceleste dopo Crespo. Risultato? 20 presenze per lo spagnolo, nessuna rete. Un flop clamoroso, ma giustificato dallo spagnolo in un’intervista rilasciata ad As.
Mendieta e l’esperienza alla Lazio
“Nel 2001 è vero che il Real Madrid era interessato, ma sapevo che sarebbe stato impossibile. I rapporti con il Valencia erano pessimi dopo la vicenda Mijatovic e il mio club non avrebbe mai accettato la cessione. La decisione di andare in Lazio è stata congiunta con il Valencia, abbiamo pensato che fosse il momento migliore. L’adattamento a un nuovo calcio, una diversa modalità di allenamento richiede tempo e non ho avuto continuità in termini di presenze in una squadra praticamente nuova. Qualcosa di simile è successo a Nedved alla Juventus e a Zidane al Real Madrid, ma hanno avuto più tempo di quello che è stato dato a me. Non so se il mio carattere non mi abbia aiutato. So di avere avuto delle responsabilità, ma non per quello che è stato pagato per me, a quello ho dato un’importanza relativa”.
Mendieta sulla Lazio di oggi
“Sinceramente credo che la Lazio sia un grande club italiano, che non vince lo Scudetto da molto tempo. Tuttavia è dura perché la Juventus e l’Inter sono forti e sono in lotta. Le possibilità e le speranze sono comunque reali”.
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