APPROFONDIMENTI
FOCUS Wesley Hoedt, storia di un “tiranno” che non ha mai dimenticato la Lazio
CALCIOMERCATO LAZIO HOEDT – Ha lasciato la Lazio tre anni fa, nel 2017, con un bagaglio pieno di sogni e l’ambizione di un 23enne a caccia di un posto nel grande calcio. Ma il cuore è rimasto sempre a Roma, e si sa: alla fine è lui che comanda. Wesley Hoedt si prepara a ritornare nella capitale dopo le avventure poco fortunate in giro per l’Europa del Nord. Olandese, classe 1994, il giocatore è l’indiziato principale per occupare la casella di difensore centrale mancino che manca a Simone Inzaghi. L’allenatore piacentino ha dato la sua approvazione. Il calciatore lo conosce bene, e sa come tirare fuori il meglio dalle sue prestazioni.
Calciomercato Lazio, la prima esperienza in biancoceleste di Hoedt
Wesley Hoedt arrivò alla Lazio nel 2015, a parametro zero dall’AZ Alkmaar. In patria si parlava di lui come uno dei talenti più promettenti del calcio orange. Marco Van Basten, suo vice allenatore ai tempi, disse: “Wesley è uno dei più grandi talenti in circolazione, ve ne accorgerete“. Si presentò a luglio, nel ritiro di Auronzo di Cadore, che già parlava correttamente l’italiano. Nella mente del ds Tare e dell’allora mister, Stefano Pioli, c’era l’idea di formare una coppia centrale tutta olandese, insieme a Stefan de Vrij. Il campo, poi, regalò altri verdetti. Protagonista di 25 presenze nel suo primo anno alla Lazio, l’olandese in maglia 2 ha sempre alternato prestazioni sufficienti a errori ed ingenuità evidenti. Come non ricordare il passivo di 4-1 nel derby che poi costò la panchina a Stefano Pioli o, ancor prima, il 5-0 in casa del Napoli dove mai riuscì a tenere il passo di Gonzalo Higuain. Ma proprio l’addio del mister e l’arrivo di Simone Inzaghi diedero nuova fiducia al difensore. Nelle famose sette partite che poi valsero la conferma di Inzaghino sulla panchina biancoceleste, Hoedt fu schierato titolare quattro volte su sette (due era indisponibile). Poi, nel campionato successivo, le presenze divennero 23, condite da due gol e un assist. Mancino educato e bravo nell’impostazione, sui corner è sempre presente, consapevole della sua bravura nei colpi di testa. Sinistro letale e potente. Sono queste le caratteristiche che hanno convinto Inzaghi che si possa puntare ancora su Hoedt.
Il ruolo di Hoedt nella Lazio di Simone Inzaghi
Ma con quale ruolo ritornerebbe Hoedt nella capitale? Nella sua passata esperienza alla Lazio, Wesley giocò sempre come centrale di sinistra, in coppia con de Vrij. Ora la squadra è schierata a tre dietro, schema inedito per lui. Il difensore potrebbe partire come prima alternativa a Acerbi o Radu. La conoscenza del gruppo e dell’ambiente lo aiuterebbero ad imparare in fretta i nuovi meccanismi. La Lazio, d’altronde, rappresenta ancora la squadra con la quale ha collezionato più presenze in carriera: 61 totali, per 4993 minuti complessivi. Al secondo posto c’è il Southampton (45 gare giocate, 4050 minuti), il club che lo portò via dalla capitale. Hoedt lasciò la Lazio nel 2017 per cercare più spazio. “Ho fatto un errore, non sarei mai dovuto andar via, ma era impossibile dire no alla Premier”, confidò poco dopo la partenza. Ma tutti, a quei tempi, furono felici dell’operazione. La Lazio monetizzò una plusvalenza di 17 milioni, e Wesley, nel suo primo anno ai Saints, giocò quasi sempre (28 presenze, 1 assist). Poi, però, qualcosa si ruppe. L’anno successivo i gettoni divennero appena 13 poi, nel gennaio 2019, decise di cambiare nuovamente club. L’arrivo di Hasenhuttl sulla panchina degli inglesi lo convinse a partire, anche per cercare di riconquistare una maglia nella Nazionale olandese (vanta 6 presenze, l’ultima datata settembre 2017).
Calciomercato Lazio, “Il Tiranno” Hoedt è pronto a tornare
Wesley Hoedt, però, non è mai riuscito a tornare ai livelli che ci si aspettava. Prima il Celta Vigo, poi l’Anversa. Mentre in Spagna non ha trovato continuità (10 presenze), nella Premier belga il difensore ha riscoperto la titolarità: 21 i gettoni. Il giocatore ora è rientrato ai Saints, ma è fuori dal progetto di mister Hasenhuttl. Nella sua testa c’è solo la Lazio, il primo amore mai dimenticato. In questi anni lontano da Roma, infatti, il giocatore non ha rotto il suo legame con la città e i tifosi. Sui social sono tanti i messaggi lanciati dal Tiranno (lo chiamano così in Olanda, a causa del carattere non semplice da gestire e del grande carisma, nonché per il fisico scultoreo). Dagli auguri alla società, il 9 gennaio scorso (“Auguri Lazio, è stato un onore difendere i colori bianco e celeste“), al ricordo della prima partita con l’aquila sul petto, il 5 marzo (“La prima partita con l’aquila sul petto. In becco dell’aquila Lazio, che stagione state facendo!“).
Hoedt Lazio, si può: operazione in prestito
Il giocatore, a giugno, era a Roma in vacanza. Immortalato vestito di bianco e celeste, Hoedt scrisse: “La città più bella del mondo, sei meravigliosa come sempre!“. Dai messaggi social ai segnali a mister Inzaghi, allenatore con il quale ha dichiarato di aver mantenuto sempre un buon rapporto: “Mi faceva giocare. A volte c’erano incomprensioni, ma ci siamo sempre chiariti”. La Lazio studia la formula per riportare a Roma il ragazzo. Si lavora per un prestito con diritto di riscatto. La società crede nel giocatore: Wesley sarebbe infatti il primo ritorno dell’era Lotito. Il presidente non è solito a certe soluzioni, e questo favorisce la tesi che la scelta sia più che mai ponderata. Hoedt, dal canto suo, è pronto a rimettersi in gioco con la stessa determinazione e voglia di cinque anni fa. Ma con una rigenerata maturità e la consapevolezza che questa volta non si può più sbagliare. Alla fine anche Simone Inzaghi iniziò la sua avventura in biancoceleste, da allenatore, come seconda scelta…
Marco Barbaliscia
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