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A Bologna si respira lazialità: da Di Vaio a De Silvestri, tutti gli ex aquilotti rossoblù

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LAZIO BOLOGNA – La Lazio si prepara a scendere in campo per onorare la quinta giornata di campionato. Sabato 24 ottobre, alle 20:45, arriva il Bologna, squadra che ha totalizzato appena tre punti in questo avvio di stagione. L’undici di Simone Inzaghi, di suo conto, cerca la prima vittoria casalinga in Serie A, dopo il debutto trionfante in Champions League con il Borussia Dortmund. Una partita già decisiva, che lascia poco spazio ai sentimentalismi.

Da Mihajlovic e De Silvestri…

Sono tante le storie biancocelesti che il Bologna riporta con sé nella capitale. Come riporta La Gazzetta dello Sport, sono quattro i felsinei con un passato importante nella Lazio. A partire, ovviamente, dall’allenatore, Sinisa Mihajlovic. Il serbo, con il club, ha una storia fatta d’amore e passione. Dai cori dei tifosi sulle punizioni, alle sue esternazioni mai banali: “Sono laziale, non l’ho mai nascosto“. La malattia del mister ha ancor di più avvicinato i tifosi della Lazio, accorsi in pellegrinaggio in suo onore verso il santuario di San Luca prima di Bologna-Lazio dello scorso anno. In campo, poi, un altro grande ex come Lorenzo De Silvestri. Ha esordito in Serie A e in Champions League con la Lazio e si è avvicinato molto alla curva dopo la tragica scomparsa di Gabriele Sandri. Di fede laziale, era in dubbio per un problema al ginocchio. Ma ci sarà.

… agli ex Lazio in dirigenza

Dal campo alla dirigenza. Nel Bologna ci sono infatti altri due grandi ex come Marco Di Vaio e Walter Sabatini. L’ex bomber ha esordito in Serie A con la Lazio, ma poi ha dovuto prendere altre strade. Era la Lazio stellare di Cragnotti, non c’era tempo per aspettare i giovani. Cresciuto insieme a Nesta, è sempre rimasto attaccato al club, non ha mai giocato con l’ex dal dente avvelenato. A Bologna ha trovato la sua dimensione, ma non ha rinnegato il passato. Un po’ come Sabatini, primo dirigente dell’era Lotito, dal 2004. Era sua l’ultima Lazio approdata in Champions League, portò a Roma giocatori come Radu, Kolarov, Lichtsteiner e Muslera. Una sfida speciale per tutti, nella quale mancherà l’abbraccio della Nord.

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