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RASSEGNA STAMPA. Le dieci frasi più famose di Petkovic e Rossi
A confronto le dieci celebri citazioni dei due tecnici…
CORRIERE DELLA SPORT. Il Corriere dello Sport, mettendo a confronto i due tecnici che oggi pomeriggio si sfideranno al “Marassi”, ha stilato un elenco con le dieci frasi più celebri dei due allenatori.
PETKOVIC
1) “Fase offensiva e Fase difensiva”: uno slogan per raccontare l’alternanza di gioco e il movimento che chiede ai giocatori.
2) “Una volta scrivete bunker, una volta no”. Legge tutto. All’inizio era una Lazio che rischiava molto, poi ha trovato solidità difensiva. E allora Vlado ha scherzato sull’altalena dei cronisti.
3) “Non facciammo figura di riccio”. Non gli piace quando la Lazio si chiude troppo in difesa.
4) “Contano i principi, non il modulo”. Non è un integralista e allora parla di concetti e di principi di gioco.
5) “Non sono un sergente di ferro”. Lo disse in ritiro quando aveva sottoposto alla Lazio a ritmi stressanti di allenamento.
6) “Il mio calcio è dominante”. Predilige il gioco offensivo, vorrebbe una Lazio capace di controllare e “fare” la partita.
7) “Giocano gli undici che domani reputo migliori”. La parola turnover lo infastidisce, ha un’altra mentalità. E risponde sempre così in tema di formazione.
8) “Devo vedere squadra con fame”. Chiede alla Lazio determinazione feroce, voglia di vincere e cattiveria agonistica.
9) “Lo scetticismo? Sono abituato”. La sua Lazio lavora per far cambiare idea a tutti.
10) “Ma quali derby del Canton Ticino?“. Prima del derby con la Roma, c’è chi andò a scavare nel suo passato e nelle sfide tra Bellinzona e Lugano. Vlado, un pò risentito, ricordò i derby vissuti a Sarajevo e le sfide scudetto tra Young Boys e Basilea in Svizzera.
DELIO ROSSI.
1) “Le vittorie fanno gli occhi azzurri e i capelli biondi”. Lo diceva a Formello per far capire che i risultati condizionano il giudizio della partita.
2) “Non sono Padre Pio”. Lo disse il giorno della presentazione a Firenze. Non voleva promettere miracoli.
3) “Non faccio il farmacista”. Risposta quando gli si chiedeva una risposta in termini di percentuali.
4) “E’ più lungo il treno o è più buona la cioccolata?”. Lo dice sempre quando il paragone è improprio.
5) “Ho più sciarpe che capelli”. Prima esonerato e poi richiamato da Zamparini, all’aeroporto di Punta Raisi venne circondato dall’affetto dei tifosi e ricoperto di sciarpe del Palermo. Scherzò sulla sua calvizia.
6) “I giovani vivono di spike”. Un modo per sottolineare gli alti e bassi di rendimento dei giovani calciatori.
7) “Cerco una piazza dove estrinsercare il mio calcio”. Allenatore di progetto, abituato a stare sul campo. Ogni volta in cui gli si chiede dove vorrebbe andare a lavorare, risponde in questo modo.
8) “Non sono un allenatore di moduli”. Si è sempre discostato dalla figura di tecnici conosciuti e riconosciuti per un solo modo di fare giocare le proprie squadre.
9) “La strategia fa il risultato, non il contrario”. E’ il cardine del suo pensiero e del modo di rapportarsi cona la società per costruire la squadra.
10) “Mi porto dietro i soli due o tre dubbi“. Anche quando ha deciso la formazione da una settimana, è difficile che il giorno della vigilia Delio si scopra totalmente e dia soddisfazione ai cronisti.
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