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Amauri: “Lazio in difficoltà difensiva. Immobile è fortissimo. In passato sono stato vicino ai biancocelesti”
AMAURI INTERVISTA – Le prestazioni della Lazio non convincono. I biancocelesti sono una copia opaca della scorsa stagione, ma la sensazione è che la squadra abbia ancora assi nella manica. L’ex Torino e Juventus, Amauri, ha parlato ai microfoni di calciomercato.com del momento delle aquile. Il centravanti si è poi soffermato sul talento di Immobile che a suon di gol tiene a galla i suoi.
Amauri e la Lazio
“Seguo molto la Lazio proprio perché c’è Immobile che è un mio caro amico. Mi piace vedere quando gioca e quando segna, quindi sempre. L’ho visto crescere, è come un fratellino. Era sempre con me in camera quando veniva con la prima squadra ai tempi della Juve. Poi l’ho ritrovato al Toro. Sta facendo veramente cose incredibili”.
Il momento difficile
“Il momento della Lazio è difficile da spiegare. Non voglio puntare il dito contro qualcuno, ci mancherebbe, però prima di questa pandemia la Lazio volava. Io pensavo addirittura che potesse vincere lo scudetto dopo vent’anni. Ricordo bene l’ultimo perché era l’anno che arrivai in Italia e vedevo la Lazio vincere. Secondo me quello che non sta funzionando bene è la fase difensiva, sta subendo troppi gol. Serve maggiore equilibrio, ma sono sicuro che Inzaghi lo saprà ritrovare presto”.
Su Muriqi
“È normale andare giù di testa quando trovi poco spazio. Poi la Lazio ha un attaccante fortissimo come Immobile che oscura tutti gli altri. In questi periodi devi cercare di lavorare duro senza abbatterti. Poi è chiaro che serve il gol. Appena si toglierà questo peso ne uscirà bene”.
Un trasferimento sfumato
“Se sono stato vicino alla Lazio? Sì. Non direi che è stata una cosa concreta con incontri programmati, però il mio agente ha cercato di portarmi alla Lazio tra il 2011 e il 2012. In quel momento però i biancocelesti non avevano bisogno di un’altra punta. Avevano appena acquistato Cissé e Klose. Mi ricordo che il mio agente (Giampiero Pocetta, ndr) mi disse: ‘Che ne pensi della Lazio?’. Io risposi subito: ‘Cavolo. Magari una squadra come la Lazio’. Ci fu qualche veloce contatto, ma non portò a nulla”.
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