APPROFONDIMENTI
Perché chiamarlo solo portiere? Ecco Reina, il vero regista della manovra biancoceleste
LAZIO REINA – “Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare”, diceva John Belushi un un film-cult di fine anni ’70. Ecco, la Lazio il suo duro, nel senso della strabordante personalità e leadership, l’ha trovato in un caldo giorno di fine agosto. Si chiama Pepe Reina, il portiere spagnolo arrivato a titolo definitivo dal Milan. L’estremo difensore iberico, che può vantare nella sua carriera esperienze con maglie prestigiose come quelle di Liverpool e Napoli, sta assumendo un’importanza sempre maggiore non solo all’interno dello spogliatoio, ma anche nelle strette dinamiche tattiche di mister Inzaghi. Il Corriere dello Sport oggi in edicola evidenzia il ruolo del portiere spagnolo: il vero regista arretrato della Lazio.
Reina, la Lazio ha trovato un tesoro
Il quotidiano romano sottolinea che definire Reina un semplice portiere sia diventato riduttivo. Lo spagnolo è ormai diventato un vero e proprio giocatore di movimento. Anche a Bergamo l’ex Milan ha saputo fare la differenza sui gol con i suoi precisi lanci lunghi. Scorrendo le statistiche, possiamo notare come l’iberico sia il secondo miglior portiere della Serie A come miglior media di passaggi riusciti: 29,93%, (419 completati su 538 tentati). È secondo solo ad un altro portiere “rifinitore”, Provedel dello Spezia, il quale ha totalizzato in 19 partite giocate, (contro le 14 di Reina), il 33,59% di assistenze andate a buon fine.
Reina regista arretrato
Con le sue indiscutibili capacità tecniche, Reina è il vero regista arretrato della Lazio. La maggior parte delle volte, come accaduto anche a Bergamo, il destinatario dei suoi precisi lanci è Milinkovic, poi bravo ad arpionare i palloni per spizzarli verso le punte. Oppure a girarsi per iniziare la manovra offensiva fronte alla porta avversaria. Anche i lanci sugli esterni, che siano Marusic o Lazzari non fa differenza, risultano importanti per eludere il pressing avversario e portare velocità alla manovra degli avanti biancocelesti. Insomma, Reina è una risorsa che in pochi possono vantare.
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