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IL PAGELLONE DEL 2012. I voti di Paolo Cericola
Un anno se n’è andato e i biancocelesti lo concludono nel migliore dei modi, conquistando il secondo posto in classifica e restando ancora in corsa sia in EUROPA LEAGUE che in COPPA ITALIA. Questi i voti del 2012, stilati per tutti i lettori dal direttore di Lazionews.eu…
PAGELLONE 2012 – I voti della stagione targata SS LAZIO. Un anno se n’è andato e i biancocelesti lo concludono nel migliore dei modi, conquistando il secondo posto in classifica e restando ancora in corsa sia in EUROPA LEAGUE che in COPPA ITALIA. Questi i voti del 2012, stilati per tutti i lettori dal direttore di Lazionews.eu, Paolo CERICOLA.
MARCHETTI 8
Imbarazzante come Prandelli si ostini a non chiamarlo in azzurro. E’ indiscutibilmente uno dei migliori portieri italiani. Nell’anno appena trascorso ha trovato continuità quella che poteva mancargli dopo il lungo stop “forzato” cagliaritano. Decisivo in più di qualche partita.
KONKO 6,5
Il suo solo problema è la tenuta fisica. Purtroppo anche in biancoceleste ha denotato quei problemi che nelle precedenti avventure lo avevano bloccato ai box. Se sta bene e si fida maggiormente della sua forza fisica può fare la differenza grazie alla velocità nella spinta.
BIAVA 7,5
E’ in uno stato di forma imbarazzante. Non è più giovanissimo ma nessuno se né accorto. Puntuale nelle chiusure, spietato nelle marcature ed in qualche occasione decisivo in zona goal. Da clonare ….
DIAS 7
E’ tornato sui livelli di due stagioni fa. Lo scorso anno un po’ a fasi alterne mentre nell’inizio della nuova stagione ha ritrovato continuità e forma fisica che lo collocano certamente fra i migliori centrali del nostro campionato.
RADU 7
Gettate dietro le spalle i problemi di natura fisica uniti alla felicità per il matrimonio e l’erede in arrivo hanno riconsegnato il miglior Radu. Il salto di qualità fatto, evidenziato anche dai numeri, dalla difesa dopo il suo rientro è tangibile nei numeri
LEDESMA 7,5
Con Pirlo il miglior regista del campionato italiano. Criticato anche aspramente con i fatti e le prestazioni ha fatto ricredere anche i più scettici. Il vero “architetto” biancoceleste fondamentale sia in fase di costruzione che di interdizione.
CANDREVA 8
Si è guadagnato i galloni di titolare togliendosi non poche soddisfazioni. L’Olimpico ne ha fatto ormai un beniamino. Arrivato in punta di piedi si è ripreso nazionale a forza di prestazioni di alto livello contraddistinte da reti di autentica fattura
HERNANES 7
Era già con la valigia pronta. Ha chiuso la passata stagione come il più sostituito ed il pensiero di andare altrove, Petkovic lo ha rimotivato consegnandogli la fantasia e l’imprevedibilità a centrocampo.
GONZALEZ 7,5
Segna poco ma è utilissimo. Ti accorgi del “Tata” quando non c’è, Napoli e Catania su tutti. Un autentico motorino in mezzo al campo, recuperatore di palloni fondamentale per gli equilibri biancocelesti.
MAURI 9
Una stagione incredibile la sua. Mai un passaggio a vuoto, una continuità imbarazzante condita da prestazioni sempre maiuscole e reti decisive come quella nei derby o spettacolari come la rovesciata al Napoli. Psicologicamente un “mostro” capace di sopportare cose che schiaccerebbero un pachiderma.
KLOSE 9,5
Trovare parole nuove sul bomber tedesco è pressoché impossibile. I numeri sono quelli di un campione vero, un extraterreste con la maglia biancoceleste. Decisivo sempre nei derby e non solo, purtroppo anche con la sua assenza, freddo in ogni occasione è indubbiamente il miglior acquisto della Lazio targata Claudio Lotito.
LULIC 6
Inizia il 2012 in sordina, a Milano stecca la prima ma con il passare delle domeniche diventa fondamentale negli equilibri del centrocampo. In questa stagione ancora non si è visto quello vero……
KOZAK 6
Alterna buone cose da errori grossolani. Gli viene assegnato il ruolo di vice Klose ma il fardello è troppo pesante. Gioca meglio quando entra dalla panchina forse scarico di responsabilità. Deve ancora farsi le ossa ma ha bisogno di maggiore continuità e meno responsabilità.
CAVANDA 7
Nella passata stagione parcheggiato a Bari senza splendere è rientrato alla base trovando un tecnico che lo ha messo alla prova ed il ragazzo ha risposto presente. Schiacciato ,in passato, senza averne colpe dalla rete di Krasic a Torino ha dimostrato di poter stare in questa Lazio.
SCALONI 7
Professionista esemplare. Sempre al posto suo ma quando chiamato anche in scadenza contrattuale non ha mai fatto mancare prestazioni di buon livello.
ROCCHI 7
Il capitano, ormai al capolinea nella sua avventura biancoceleste, resterà a quota 105. In questa stagione ha trovato pochissimo spazio, motivo dell’addio, con Reja invece spesso decisivo.
ZARATE 5
All’Inter in prestito è partito male poi con l’arrivo di Stramaccioni leggermente meglio. Reja non lo ha mai visto. Pektovic ha cancellato il passato. Ad Auronzo di Cadore sembrava il primo Maurito ma è durato pochissimo …….l’avventura in biancoceleste sta finendo nel peggiore dei modi.
REJA 8,5
Ripete i numeri fantastici della stagione precedente ma non riesce a centrare il traguardo più prestigioso causa tanti infortuni, pesano tantissimo i forfait di Klose e Lulic nel finale della stagione. Si porta dietro il nomignolo di Eddynoia a conferma che con la tifoseria non è mai stato grande amore…
PETKOVIC 9
Una sorpresa, una rivelazione. Nessuno si aspettava che il tecnico bosniaco entrasse così nel nostro calcio. La mossa vincente è il rapporto con la squadra. E’ stato in grado di fare “un passo indietro” evidenziando grande intelligenza; la sua Lazio vince giocando bene… Complimenti mister!
PAOLO CERICOLA
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