INTERVISTE
Salernitana, Lombardi: “Seguo sempre la Lazio. Simone Inzaghi? Incredibile”
INTERVISTA LOMBARDI LAZIO BENEVENTO – Il presente di Cristiano Lombardi dice Salernitana. Ma nel passato, il classe ’95 ha vestito sia la maglia della Lazio che quella del Benevento. Proprio le due compagini che domani si affronteranno alle ore 15.00 allo Stadio Olimpico. Nel match program della vigilia, il prodotto del settore giovanile biancoceleste ha ricordato la sua esperienza all’ombra del Colosseo.
Lazio – Benevento, le parole di Lombardi
“Sicuramente una partita interessante. La Lazio la seguo sempre, conosco ogni dettaglio del suo ambiente ed il valore complessivo della squadra. Il Benevento ultimamente non l’ho visto molto ma la squadra si è trasformata, è migliorata anche a livello organizzativo. Filippo Inzaghi ha portato un altro stile, ha fatto crescere tutti. Ora hanno campi nuovi e strutture importanti. Tutta un’altra storia rispetto a quando c’ero io”.
Su Lazio – Benevento finita 6-2
“Ci tenevo a fare bene. La Lazio mi aveva ceduto in prestito e volevo rientrare alla base, ero molto motivato. C’era anche Cataldi con me: fu una bella partita, anche se alla fine perdemmo 6-2″.
Su Simone Inzaghi
“Il mister è una persona incredibile, ne approfitto per mandare a lui ed alla sua famiglia, colpiti da questo maledetto Covid, un grande saluto. Simone è una persona incredibile, riesce ad entrare nella testa dei giocatori. Quando ti senti apprezzato, dai il doppio. Gli ho visto fare una crescita clamorosa perché la capacità nel rapporto umano l’aveva già dai tempi delle giovanili. Anche a livello tattico è cresciuto molto, dimostrandosi puntiglioso su ogni dettaglio: è la certezza della Lazio. Gli devo tanto, siamo cresciuti insieme dagli Allievi alla Serie A, passando per la Primavera. Con lui ho un rapporto speciale”.
Sulla crescita della squadra biancoceleste
“Tutta la rosa ha avuto una crescita esponenziale. Penso ad Immobile, arrivato in punta di piedi ed attuale detentore della Scarpa d’Oro, e Milinkovic, che era già una garanzia. Luis Alberto però si è trasformato. E pensare che quell’anno giocò meno di me, segno di quanto il calcio sia strano. Inzaghi è stato decisivo nella sua crescita, spostandolo da esterno a mezzala, dove oggi è uno dei top europei in quel ruolo”.
Il ricordo più bello con la Lazio
“Si, assolutamente. Quel giorno avevo addosso una tensione incontenibile. Debuttai in Serie A, da titolare, segnando: Radu, Lulic, Parolo e Immobile mi aiutarono molto. Ripensandoci, sembra passata un’era…”.
Sul record di Radu
“Lo so, lo so. Adesso gonfierà ancora di più il petto e per entrare nello spogliatoio servirà il suo permesso (ride, ndr). Scherzi a parte, sono contento per Stefan perché è un grande professionista e se lo merita”.
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