Lotito rischia la carica federale: il calcolo delle sanzioni

LOTITO INIBIZIONE LAZIO – E’ peggiorata la condanna emessa ieri dalla Corte D’Appello rispetto a quella del 25 marzo scorso del Tribunale Federale. Ma non è definitiva, manca l’ultimo grado di giudizio sportivo, quello del Collegio di Garanzia del CONI. Negli ultimi dieci anni Claudio Lotito ha accumulato inibizioni per un mese e mezzo dopo le frasi rivolte a Gianni Petrucci, ex presidente del CONI. Si parlava del 18 agosto 2011. Circa un anno dopo, la Corte di Giustizia Federale ha ridotto da 10 a 2 l’inibizione del numero uno biancoceleste rispetto alla condanna legata alle irregolarità nei tesseramenti di Cruz e Zarate. Dunque le sanzioni vanno calcolate nell’arco degli ultimi dieci anni. Se il Collegio di Garanzia parlerà dopo il 15 settembre 2021, quando la condanna per il caso Olimpico sarà prescritta, il mese e mezzo di inibizione non potrà essere contato.

Lotito rischia la carica federale

Come riporta il Corriere dello Sport, rischia la carica di Consigliere Federale. Nel caso in cui la somma delle sanzioni comminate a Claudio Lotito negli ultimi dieci anni supererà i 12 mesi, decadrebbe la carica. L’ineleggibilità scatta al momento della condanna definitiva e per chi è stato colpito negli ultimi dieci anni da provvedimento disciplinari sportivi per inibizione o squalifica complessivamente superiore a un anno. Inoltre, il presidente della Lazio, al quarto mandato da Consigliere Federale, nel 2025 non potrebbe comunque ricandidarsi in base alla legge “Lotti”. Dunque il suo percorso in questo modo si concluderebbe nel 2025. Intanto, dopo la pubblicazione delle motivazioni della Corte Federale, i legali del club laziale avranno 30 giorni di tempo per presentare ricorso. Ancora non si conosce la data del pronunciamento del Collegio di Garanzia, ma il caso tamponi potrebbe proseguire fino a estate inoltrata.