APPROFONDIMENTI
FACCIA A FACCIA | Jorginho vs Ramsey
FACCIA A FACCIA – Il ‘Va, pensiero’ è uno dei cori più noti nella storia dell’opera. Ma, traendolo in prestito dal ‘Nabucco’ di Giuseppe Verdi, è possibile additarne le semplici ed efficaci parole al calcio di Jorginho e Aaron Ramsey. Reduci da stagioni all’opposto, e con ruoli in campo non completamente compatibili, i due metronomi di Italia e Galles posseggono però la comune caratteristica di un acume calcistico in grado di esaltare i punti di forza dei compagni. Un pensiero pallonaro che va, appunto, e inonda chi circonda l’azzurro e il gallese.
Jorginho: essere, non apparire
Quest’anno Jorginho ha vinto la Champions League, formando con Kantè una diga di inestimabile valore al centro del campo. Senza ombra di dubbio, la sua miglior stagione di sempre. Dove c’era un giocatore abile, pensante e talentuoso, ora c’è un campione assoluto, che indossando la corazza blu nei campi di tutta Europa si è guadagnato il titolo di Sir. E non è un caso che le armature di Italia e Chelsea posseggano la stessa livrea: Mancini non ha fatto altro che avvalorare il lavoro di Tuchel, e viceversa. All’italo-brasiliano, infatti, non serve null’altro che la bacchetta. Poi sarà lui, con tranquillità, visione di gioco e una tempra fuori dal comune, a orchestrare la melodia dell’intera squadra.
Ramsey, metamorfosi gallese
Chi, al contrario del talento azzurro, egualmente efficace in Nazionale e nel club, sembra trarre forza dal dragone stampato sul petto dell’armatura gallese è Aaron Ramsey. Soffocato dalla prestigiosa casacca bianconera, il fantasista di Caerphilly si trasforma quando indossa quella del Galles. Con il gol decisivo segnato alla Turchia, il numero 10 è entrato ancor di più nella storia del suo paese, partecipando alla metà dei gol segnati, dodici, dalla nazionale britannica agli Europei. Ma l’importanza del centrocampista negli assiomi tattici dei ‘dragoni’ non si può limitare a freddi numeri. Ramsey, con in mano ago e filo, cuce e ricama, inizia e finisce l’azione con egual efficacia, senza disdegnare assistenze e ripiegamenti difensivi. Insomma, la personificazione calcistica di Gregor Samsa: da talento inespresso con la maglia della Juventus a tutto-campista con quella del Galles.
Jorginho vs Ramsey: cogito ergo sum
‘Cogito ergo sum’. La massima di Cartesio ben si applica a Jorginho e Ramsey, ma ha bisogno di un correttivo: ‘penso quindi sono’ decisivo per le sorti della mia nazionale. Domani sera, infatti, i due centrocampisti sguaineranno le spade all’interno dello Stadio Olimpico e dai loro fendenti dipenderanno le sorti del Girone A. Per cui, che si alzi il sipario: Jorge Luiz e Aaron, a voi la scena.
Pubblicato il 18 giugno 2021
Daniele Izzo
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