L’intuizione di Sarri: Felipe Anderson è il suo asso

LAZIO SARRI FELIPE ANDERSON – Ora finalmente anche gli scettici sono stati messi a tacere: Felipe Anderson è tornato. El Pipe, il cui arrivo era stato inizialmente benedetto quasi più per motivi romantici che tecnici, ora ha convinto proprio tutti. Sotto la guida del Comandante, che già aveva chiesto l’esterno ai tempi dell’esperienza a Napoli, il brasiliano è tornato agli antichi fasti. Quelli che lo avevano portato alla ribalta sotto la gestione di Stefano Pioli. Il Corriere dello Sport oggi in edicola ha ricostruito la parabola del figliol prodigo, assurto al ruolo di vero e proprio asso nella manica del tecnico toscano.

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Il nuovo Felipe Anderson: l’uomo in più di Sarri

Il lavoro tecnico e psicologico fatto da Maurizio Sarri su Felipe Anderson ha prodotto i suoi frutti fragorosamente, nella partita più importante finora disputata nella sua pur ancora breve gestione: il derby. L’ex West Ham ha fatto letteralmente impazzire l’uruguaiano Viña, che nella stracittadina ha visto le streghe. L’assist per il primo gol di Milinkovic è una perla tecnica che è nel bagaglio di pochissimi giocatori. La corsa per raccogliere l’assist di Ciro Immobile per il gol del 3-1 è un’altra dimostrazione della presenza di spirito del verde-oro. Le sgroppate sulla fascia, l’intraprendenza, lo spirito di sacrificio: tutte qualità mostrate al massimo livello contro la Roma. Da operazione di ripiego a gioiello riemerso dal cassetto dei ricordi: El Pipe è tornato, i tifosi si aspettano latre magìe…