Ostinazione e lazialità: Cataldi è una risorsa importante

LAZIO CATALDI – Tra le note più liete di questo inizio di stagione della Lazio – contraddittorio fino al Derby, ma ora foriero di rinnovate aspettative di gloria – c’è certamente Danilo Cataldi. Il giocatore romano, che pareva aver terminato per sempre la sua avventura biancoceleste qualche anno fa, quando iniziò la girandola di prestiti tra Genoa e Benevento, è voluto restare a tutti i costi anche per la stagione in corso. Con sole 56 presenze totali in maglia Lazio dal 2018 ad oggi, Cataldi non è certo stato tra i giocatori più impiegati da Simone Inzaghi eppure…eppure Danilo è troppo laziale per poter prendere in considerazione l’idea chiedere la cessione. L’avvento di Sarri è stata vista dal centrocampista come una nuova opportunità per giocare con la maglia del suo cuore: la resilienza ha pagato ancora una volta.

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Lazio, l’importanza di Cataldi

Il Corriere dello Sport oggi in edicola sottolinea la rinnovata importanza del centrocampista – unico romano a scendere in campo nel Derby – nell’economia dello scacchiere tattico di Sarri. Fermo restando che il titolare nel ruolo di play davanti alla difesa è e resta Lucas Leiva, i tanti impegni in vista e il calendario compresso potrebbero regalare a Cataldi altre opportunità. Già contro il Cagliari – gol decisivo a pochi minuti dalla fine si è capito che Danilo quando passa il treno tende a prenderlo. L’entrata in campo nel Derby è stata tutta sostanza e gagliardìa. Se la Lazio ha vinto lo deve anche al suo spirito di sacrificio e al suo carsima, al servizio dei compagni e della causa. Chi la dura la vince, diceva qualcuno. In termini di ostinazione Cataldi non è forse secondo a nessuno. E Sarri gongola.