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Sarri: “Conferme dopo l’Inter. Verona sarà resa dei conti”

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LAZIO INTERVISTA SARRI – Dopo la sconfitta di Istanbul e la vittoria sulla Lokomotiv Mosca, la Lazio incappa anche nel primo pareggio. Intervistato dai microfoni ufficiali della radio biancoceleste e di Sky Sport, Maurizio Sarri ha spiegato i temi del match contro il Marsiglia.

Le parole di Maurizio Sarri

“Nella fase iniziale della partita abbiamo pagato un pizzico di brillantezza in meno rispetto a loro. Piano piano siamo però cresciuto, i ritmi sono saliti fino agli ultimi minuti, quando abbiamo avuto un predominio territoriale assoluto. Questa prestazione è una conferma dopo l’Inter: lo considero un passo in avanti, con il rammarico del risultato”.

Fattore aggressività

“La nostra non è una squadra fallosa: non lo è per il modo di giocare, ne per le caratteristiche dei giocatori. Questo non vuol dire che non dobbiamo essere una squadra aggressiva. Sotto questo aspetto dobbiamo crescere: possiamo fare ancora meglio. Stiamo facendo comunque passi avanti. L’unica preoccupazione è non ricadere in passi a vuoto come successo a Bologna“.

Sulla linea difensiva

“Stiamo facendo meglio, ma dobbiamo migliorare ancora molto. Il tempo per provare quello che mi piacerebbe è poco, ma, ripeto, stiamo migliorando. Ho avuto piacere a vedere un buon Marusic a sinistra; coppia centrale che ha fatto bene in fase difensiva, ma può migliorare in impostazione”.

Sul Verona

“Questa per noi è una partita da resa dei conti. Col Bologna abbiamo toppato dopo aver fatto bene in campionato e in coppa. E’ quindi una cartina tornasole importante. Ci arriviamo sempre in condizioni disagiate quando giochi a 72 ore dalla partita precedente, soprattutto scendendo in campo al pomeriggio. Però ci piace stare in Europa e ci dobbiamo abituare. Una volta era bello perché giocavi al lunedì: adesso non è più fattibile. Tutti tirano l’acqua al proprio mulino, nessuno diminuisce il numero di partite e quindi gli spazi per avere un calendario normale non ci sono più. Mi meraviglia molto che l’asso calciatori non abbia mai preso posizione su questa problematica, così come l’asso allenatori. Anche se stiamo parlando di una problematica internazionale”.

La gara

“Abbiamo fatto una buona partita contro una buona squadra. La sensazione è che nei primi minuti ci mancava brillantezza, mentre negli ultiumi 30 un pizzico di c**o. Sembrava potessimo sbloccarla da un momento all’altro. Rimane un po’ di amarezza per il risultato. La squadra ha dato la sensazione di solidità, ha creduto fino in fondo alla vittoria e negli ultimi minuti siamo riusciti ad alzare i ritmi di parecchio. A livello di prestazione è stato un passo in avanti, dispiace per il risultato, ma abbiamo tre partite per recuperare”

Luis Alberto e Milinkovic

“E’ difficile, l’ultima partita insieme ci ha detto di no, ma se la squadra riuscirà a trovare più equilibri è un’ipotesi che si potrà proporre. Vedendo i data di Luis Alberto dimostrano che è più adatto a momenti di partitia in cui i ritmi sono più dolci”.

Le aspettative

“E’ una squadra che ha alternato periodi devastanti con tante vittorie consecutivi, a periodi in cui ha fatto fatica. Dobbiamo tenere la squadra sempre su alti livelli motivazionali e sperare di poter risolvere questo difetto. E’ però un gruppo che mi dà anche tante soddisfazioni. Giocando ogni tre giorni è anche difficile avere delle sensazioni. Allenamenti nel vero senso della parola li stiamo vedendo pochi, però è un gruppo che mi dà gusto allenare. Può darsi che il nostro 100% sia inferiore agli avversari, ma questo 100% vogliamo vederlo”.

Cataldi

“Le verticalizzazioni le avevamo preparate in modo specifico oggi. Cataldi è un buon palleggiatore, è un vertice basso adatto alle mie caratteristiche, ma Lucas Leiva è un giocatore importante per mentalità, esperienza. E’ uno che butta pochi palloni. Me li tengo tutti e due”.

La Roma

“Non conosco i motivi delle scelte di Mourinho. In Europa è difficile sempre, anche quando giochi contro squadre di ranking più basso le partite si complicano sempre. Anche con il Chelsea ebbi difficoltà. Ricordo una partita in Bielorussia e la squadra avversaria, di cui non ricordo il nome, prese tre pali”.

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