APPROFONDIMENTI
ALLA LAVAGNA | Le colonne del centrocampo: l’analisi tattica di Lazio – Salernitana
LAVAGNA TATTICA LAZIO SALERNITANA – “Ghostbusters“. La Lazio, memore delle dure sconfitte con Bologna e Hellas Verona, alla terza prova è riuscita a non ricadere in errori di prestazione, conquistando finalmente l’agognata vittoria dopo le fatiche di coppa. Per farlo è ricorsa appunto agli ‘acchiappafantasmi’: Immobile, Pedro e Luis Alberto. Sì, è vero, nel film di Reitman erano quattro, ma per aver la meglio della Salernitana di Colantuono ne sono bastati tre.
Lazio – Salernitana: conferma in toto
Per la prima volta in stagione, Maurizio Sarri ha confermato interamente l’undici iniziale sceso in campo contro l’Atalanta. Da Reina a Immobile, tutti presenti: Marusic ancora a sinistra, davanti a lui Luis Alberto e Cataldi in mediana. Nessun cambiamento. La risposta di Colantuono invece è stata affidata a un tridente nuovo: Ribery, il fulcro del gioco granata, libero di spaziare alle spalle di Bonazzoli e Simy.
La “lavagna” tattica
La Lazio contro la Salernitana ha ritrovato sciabola e fioretto, Milinkovic-Savic e Luis Alberto. E’ grazie ai due colossi pedatori del centrocampo che la squadra di Maurizio Sarri ha stappato una partita che sembrava incanalarsi sui binari di Bologna e Verona. Oltre che, naturalmente, alla enorme vena realizzativa di Immobile e alla sopraffine eleganza di Pedro. Le due mezzali biancocelesti sono tornate a fare quello che pongono in essere ormai da due anni, ma calandosi completamente nel nuovo contesto ‘Sarrista’. Lo spagnolo ha apparecchiato la tavola, il serbo, ponendosi in verticale rispetto a Immobile, quasi da seconda punta, ha servito la portata. Ne è derivato un risultato gustoso, impreziosito da giocate di estemporanea bellezza, come il tre a zero firmato dal ‘Mago’: una rete che i tifosi biancocelesti faranno fatica a dimenticare.
Tecnica applicata e continuità: le note positive
Vien facile in una serata del genere rispondere alla domanda: “cos’ha funzionato?”. Tutto. Ma due sono gli aspetti che più di altri saltano all’occhio. Il primo: la continuità. Come sottolineato da Maurizio Sarri nel post-partita, nel breve periodo quest’aspetto è stato limato, ora l’obiettivo è “acquisirla sul lungo termine”. Secondo: la tecnica applicata al gioco. E qui non si può non sottolineare il sorriso accennato dal tecnico toscano dopo il terzo gol di Luis Alberto. La tecnica, fondamentale da sempre apprezzato dall’ex Napoli e Juventus, sembra finalmente aver fatto capolino nei nuovi schemi biancocelesti. Una buona notizia per la crescita della Lazio tutta.
Limare le sbavature: cosa è mancato alla Lazio
Non è altrettanto facile invece trovare qualcosa che è mancato dopo un risultato così netto come quello maturato all’Olimpico. Eppure un appunto ci sarebbe. Per acquisire la continuità sul lungo termine, infatti, la Lazio dovrà limare quelle sbavature che anche ieri hanno permesso alla Salernitana di cogliere due legni. Ridurre al minimo gli errori difensivi per continuare una scalata che, gradino dopo gradino, si fa sempre più interessante: sarà questo l’obiettivo a breve-medio termine della squadra di Sarri.
Articolo a cura di Daniele Izzo
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