CORONAVIRUS
Variante sudafricana: cosa sappiamo e perché preoccupa così tanto
VARIANTE SUDAFRICANA COVID-19 CORONAVIRUS – La variante B.1.1.529, meglio nota come “variante sudafricana” sta preoccupando tutto il Mondo.
Che cos’è la nuova variante sudafricana del Covid-19
La variante è stata identificata per la prima volta nel Gauteng, provincia sudafricana con al suo interno Johannesburg e Pretoria. Le diverse mutazioni del virus, dovute soprattutto ad una bassa percentuale di vaccinazione nel Paese (24%, ndr), hanno portato ad un nuovo sequenziamento soprattutto nei giovani. Al momento, secondo quanto affermato dalla Uk Health Security Agency (Agenzia britannica per la sicurezza sanitaria, ndr), è considerata “la più pericolosa emersa finora”. Preoccupa, in particolare, la possibilità che i vaccini attuali risultino meno efficaci contro questa nuova B.1.1.529. Infatti, la proteina spike presente nella variante sudafricana, presenta 32 mutazioni, un numero elevatissimo raggiunto tra l’altro in poco tempo. Attualmente risulta, infatti, essere il doppio più pericolosa della variante Delta e il triplo di quella Alfa.
Variante sudafricana, reazioni e preoccupazioni da tutto il mondo
“Ho osservato un profilo di mutazioni veramente orribile”, le parole di Thomas Peacock, virologo dell’Imperial College di Londra. “Siamo molto preoccupati e speriamo che la diffusione di questa variante si possa limitare”, quelle del presidente dell’istituto tedesco Robert Koch, Lothar Wieler. Gli esperti rilevano come le 32 mutazioni sulla proteina spike (la punta della corona del coronavirus, la proteina che usa per agganciare le nostre cellule ed entrare al loro interno) siano un numero molto elevato, raggiunto per di più in un tempo brevissimo. Basti pensare che è circa il doppio rispetto alla variante Delta e il triplo rispetto alla Alfa. Il timore è che gli anticorpi dei guariti e dei vaccinati fatichino a riconoscere il nuovo ceppo, e quindi ci proteggano meno.
Variante sudafricana, l’Italia ferma i voli: le parole del Ministro Speranza
“Ho firmato una nuova ordinanza che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini. Seguiamo la strada della massima precauzione”. Anche Israele ha bloccato i voli a causa della variante sudafricana da e per i Paesi interessati.
Cosa sta facendo l’Organizzazione Mondiale della Sanità
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sta monitorando la variante sudafricana già da diversi giorni. Nella giornata di oggi è in programma una riunione per darle un “nome” derivante da una lettera greca, così come accaduto per le altre varianti. Ma, soprattutto, l’incontro servirà per affrontare la questione e valutare ogni contromisura possibile al fine di ridurre il contagio e la trasmissione.
P.A.
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