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Un po’ Ledesma, un po’ Gonzalez: alla scoperta di Granit Xhaka
Il centrocampista del Borussia Monchengladbach potrebbe essere il rinforzo che la Lazio ha individuato per il mercato di gennaio…
FOCUS LAZIONEWS.EU – Con una difesa che ha ormai trovato la quadratura del cerchio (19 le reti subite dalla Lazio, la terza miglior retroguardia del campionato) ed la vicenda relativa al vice Klose ormai archiviata (Floccari ha sbaragliato la concorrenza a suon di buone prestazioni), la dirigenza biancoceleste si è convinta che il reparto da rinforzare in questa sessione di mercato è inevitabilmente il centrocampo: Petkovic può fare affidamento a diverse alternative nel reparto nevralgico del campo ma ci sono due giocatori che per caratteristiche tecniche e fisiche non hanno “doppioni” nella rosa laziale. Di chi stiamo parlano? Di Cristian Ledesma e di Alvaro Gonzalez. Viene da sé intuire allora che le qualità del giocatore che la Lazio sta cercando siano un mix di interdizione e regia, di polmoni grandi e piedi sapienti. Un ritratto che potrebbe rispecchiare la figura di Granit Xhaka, centrocampista svizzero ma di origini kosovare, classe ’92, in forza al Borussia Mönchengladbach. Andiamo a scoprire qualcosa in più su di lui…
GLI ESORDI – Nato a a Gnjilane in Kosovo il 27 Ottobre 1992, Granit Xhaka si trasferisce giovanissimo in Svizzera dove muove i primi passi nel Concordia. Non passerà molto prima di farsi notare dal Basilea che nel 2002 lo inquadra nelle proprie giovanili. Il ragazzo, dopo aver fatto tutta la trafila, debutta a 16 anni nella formazione B il 15 novembre 2008 nel match contro il SC Cham. Per l’esordio in Prima squadra bisognerà attendere circa due anni: era il 28 luglio 2010 ed il Basilea affrontava il Debrecen nel terzo turno preliminare di Champions League. Gara nella quale mostra subito di che pasta è fatto: subentrato a Stocker al minuto 88, gli bastano tre minuti per mettere a segno il suo primo gol tra i ‘grandi’ grazie ad una conclusione mancina da fuori area che si insacca nell’angolino basso. Nel club rossoblu vi rimarrà fino all’estate del 2012 collezionando 67 presenze e 3 gol, vincendo due titoli e una coppa nazionale, prima di trasferirsi al Borussia Mönchengladbach che lo acquista per la cifra di 9 milioni di euro.
CARATTERISTICHE TECNICHE – Fisicamente ben strutturato (185cm x 72 kg), Granit Xhaka può essere considerato il prototipo del centrocampista moderno: un giocatore in grado di unire fisicità a tanta qualità. Mancino naturale, è dotato di un’ottima visione di gioco e di una tecnica di base eccelsa. Caratteristiche che lo portano a prediligere un ruolo da regista davanti alla difesa (anche se in carriera è stato provato diverse volte anche dietro le punte, ndr) vista la sua capacità di saper leggere con anticipo la giocata. Nonostante questo, lo svizzero si riesce a farsi apprezzare anche in fase di interdizione nella quale dimostra di far valere il proprio fisico. Il colpo di testa non rappresenta uno dei suoi punti di forza ma sopperisce a questa carenza con una discreta velocità ed una buona reattività, oltre a possedere una buona precisione al tiro.
LA CARRIERA IN NAZIONALE – Talento cristallino, Xhaka mette in mostra le proprie qualità anche con la maglia della Svizzera con la quale compirà tutta la trafila, dall’Under17 fino alla Nazionale maggiore. Nonostante la giovane età, il suo palmares conta già un mondiale Under17 conquistato nel 2009 in Nigeria e un secondo posto negli Europei Under21 del 2011, dove gli elvetici si sono dovuti arrendere solamente alla Spagna. Il battesimo del fuoco con la Nazionale A arriva il 4 giugno 2011 e la ‘cornice’ è da sogno: lo stadio di Wembley. Il ct dei rossocrociati, Ottmar Hitzfeld, lo manda in campo fin dal primo minuto nella delicata sfida contro l’Inghilterra valida per le qualificazioni agli Europei e Xhaka ripaga la sua fiducia con un buona prova tanto che gli elvetici riusciranno ad uscire indenni dallo storico impianto di Londra. La prima rete invece arriverà poco dopo: il 15 novembre dello stesso anno. In quell’occasione il giovane centrocampista decide l’amichevole contro il Lussemburgo con una rete messa a segno al 9° del primo tempo su servizio di Mehmedi (altro nome in orbita Lazio…).
D.G.
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