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Sarri: “Abbiamo fatto una buona partita. Zaccagni è in crescita”. E su Felipe Anderson…

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LAZIO GENOA INTERVISTA SARRI – La Lazio ha battuto il Genoa per 3 a 1 con i gol di Pedro, Acerbi e Zaccagni. Tre punti importantissimi per i biancocelesti che fanno respirare la classifica. Dopo il match, Maurizio Sarri è intervenuto ai microfoni di Dazn e dei canali ufficiali del club.

Intervista Sarri: sulla partita

“Abbiamo fatto una buona partita, comandata dall’inizio alla fine senza concedere nulla, l’abbiamo resa semplice. Dispiace per il gol subìto. Ci sono stati dei momenti in cui siamo stati bravi a palleggiare nonostante le condizioni del campo. Penso sia tantissimo tempo che la Lazio non vinceva senza Immobile, davanti gli attaccanti hanno fatto bene, sia gli esterni sia Felipe Anderson in un ruolo inedito per lui”.

Sui presunti momenti di nervosismo

“Momenti di nervosismo? A me sembriamo anche troppo calmi. Facciamo a tratti partite spente e scariche, soprattutto a livello mentale. In 12 partite normali abbiamo fatto 24 punti, in quelle post Europa League solo 4. Passiamo da una media di 2 punti a partita a una di 0,6. Con l’Europa League che si gioca di giovedì il calendario diventa penalizzante. Noi ci mettiamo del nostro perché ci sta che arrivi scarico fisicamente, ma non mentalmente”

Sui centrocampisti

“Hanno letto bene chi doveva andare sul vertice basso e quando andare sui terzi al posto degli attaccanti. Hanno fatto un buon lavoro, quando siamo attivati ci vengono i movimenti giusti, quando non lo siamo arriviamo sempre secondi sulle palle”.

Su Pedro e Zaccagni

“Pedro ha un curriculum che non deve dimostrare niente e quindi si diverte a giocare e lo trasmette agli altri. Lo fa con entusiasmo. Zaccagni? La sua crescita nell’ultimo mese è incoraggiante. Può essere importante, ci dà equilibrio”.

Su Felipe Anderson

“E’ un giocatore che come i giocattoli sembra avere il tasto on/off. Se è “on” può fare qualsiasi ruolo, dobbiamo limitare i suoi momenti “off” e adesso veniva da un momento così, oggi è tornato ad essere vivo. Per qualità fisiche e tecniche può fare la prima punta. Ha tante stagioni addosso e ha questi periodi in cui non rende come dovrebbe. E’ molto sensibile, a volte se prendi delle decisioni per fargli del bene rischi di abbatterlo. E’ un giocatore delicato”.

Su Luis Alberto

“Luis Alberto è un giocatore di qualità, veniva da un problema muscolare e quindi era meglio utilizzarlo così, quando i ritmi erano diversi. Avevo dubbi che potesse avere 90 minuti”.

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