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Sarri: “Mi aspetto una Lazio arrabbiata. Il mio compito non è cancellare Inzaghi”

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LAZIO INTER CONFERENZA SARRI – Alla vigilia di Lazio – Inter, sfida valida per la 3° giornata di Serie A TIM, Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa. Dalle questioni di campo a quelle di mercato, ‘Mau’ ha toccato diversi argomenti nella chiacchierata con i giornalisti presenti.

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Lazio – Inter, la conferenza stampa di Sarri

“La difesa della Lazio avrà da fare contro un attacco come quello dell’Inter? La linea difensiva è riduttivo. Noi affrontiamo una squadra forte, forse la più forte tecnicamente e fisicamente nel campionato italiano. Fare una fase difensiva di alto livello dipende quindi da tutta la squadra. Spero che la squadra si confermi sul livello di applicazione e prestazione delle ultime due partite”.

L’altezza media dei giocatori dell’Inter

“L’altezza dell’Inter non è un problema solo per noi, ma per tutte le squadre che l’affrontano. E’ un aspetto da tenere in considerazione. Nerazzurri favoriti per lo Scudetto? Hanno valori assoluti di grandissimo livello: è chiaro che rientri in quel gruppo. Secondo me già l’anno scorso era la favorita assoluta”.

L’episodio in Lazio – Inter dello scorso anno

“Se mi aspetto avversari arrabbiati? Io mi aspetto una Lazio arrabbiata. Quello che farà l’Inter non mi riguarda”.

Su Simone Inzaghi

“Alla Lazio era già al livello dei migliori allenatori italiani. Ora allena una squadra potenzialmente più forte e quindi entrerà in un novero ancora più ristretto”.

Inzaghi e il passato alla Lazio

“Non si deve cancellare nessuno. Quando una persona ha fatto il bene della Lazio deve essere ricordato sempre e comunque. Il mio compito non è cancellare Inzaghi, ma traguardare il risultato e fare felice il popolo laziale”.

Il calendario e il turn-over

“Rotazioni programmate non ne faccio. Sono la stanchezza e l’allenamento che mi inducono a scegliere. Programmare è secondo me un errore. Le rotazioni arriveranno in maniera naturale. Guardiamo partita per partita”.

L’attaccante e la tattica secondo Sarri

“L’attaccante determina il modo di giocare di una squadra. Noi ne abbiamo uno fortissimo nell’attaccare la profondità e letale in area di rigore”.

Lazio – Inter, il pronostico di Sarri

“Nelle due partite dello scorso anno abbiamo dimostrato di poterci stare dentro. Che poi loro abbiano ancora qualcosa in più di noi è evidente, ma possiamo giocarcela”

Il calendario e le grandi sfide a Inter e Napoli

“I big match contro Inter e Napoli? Ci danno degli indizi, dei segnali. Noi siamo nelle condizioni di una maratoneta che deve fare 38 kilometri più le varie Coppe. Pensare di arrivare a una conclusione dopo soli cinque kilometri è impossibile: parliamo, quindi, solo di segnali e indizi”.

Due gol in due partite: Sarri commenta la fase offensiva della Lazio

“Ci può mancare un pizzico di brillantezza in quei giocatori che ci fanno la differenza in fase offensiva. Ma questo è normale. Sono ruoli in cui se la gamba va a 31 km/h invece che 32 fa la differenza. Io non sono preoccupato: anche a Torino abbiamo avuto sei palle gol, aldilà che ci manchi un po’ finalizzazione”.

Sul possibile, ultimo, regalo di mercato

“Io non lo devo scegliere, c’è chi lo fa di mestiere. Pensiamo alla partita. Io sono preoccupato per voi: tra quattro/cinque giorni finisce il mercato e non so di cosa parlerete. Comincerete a parlare di calcio? Bene, son contento (ride ndr)”.

Su Felipe Anderson

“Pensare che un calciatore applicato in fase difensiva perda estro in quella offensiva è un esercizio pindarico pericoloso. Lui ogni tanto ha questi momenti: ora è anche giustificato dalla fase di stagione in cui siamo. ‘Questo attaccante segna poco perché pressa tanto’ è solamente un luogo comune. Sono contento del fatto che anche quando non riesce a segnare o incidere è utile comunque alla squadra”.

L’inizio di stagione di Basic

“Il cambio col Bologna è dovuto a una scelta tattica. Non potevo rinunciare a chi faceva iniziare l’azione e a chi l’accompagnava con Immobile. La prestazione di Basic non c’entrava nulla con la sostituzione. Toma mi sembra cresciuto, lo vedo più presente e partecipe rispetto allo scorso anno. Penso che il periodo di ambientamento l’abbia scontato e sia pronto a una crescita positiva”.

Una mossa a sorpresa di Inzaghi

“Mi posso aspettare Gagliardini nella zona di Milinkovic-Savic“.

La chiosa è su Vecino

Vecino ha fatto una partita ordinata. Penso sia in grado di fare di più, ma è difficile pretendere di più al momento. Ha fatto una preparazione in Uruguay da solo, o insieme ad altri giocatore. Per forza di cose, quindi, deve ancora crescere. Ciò che mi è piaciuto molto è il modo con cui si è proposto alla squadra”.

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