INTERVISTE
Udinese-Roma, le parole di Mourinho sull’arbitro Maresca
UDINESE ROMA INTERVISTA MOURINHO – La Roma perde una brutta partita per 4 a 0 contro l’Udinese. Nel post partita, José Mourinho ha parlato ai microfoni di Dazn. Il tecnico giallorosso si è espresso anche sull’arbitro Maresca.
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Roma, intervista Mourinho: sulla gara con l’Udinese
“Partita difficile, avversario complicato, che sa giocare questo tipo di gare. Sono gare in cui non puoi andare in svantaggio. Contro di loro, se tu vai in vantaggio sei già in difficoltà. Abbiamo avuto subito una buona occasione con Paulo, che è stato il migliore in campo. Poi siamo stato nelle loro mani, ogni contropiede o pericolo o gol. Quando si perde 4-0 non si parla dell’arbitro, è una legge mia. Preferisco perdere 4-0 una partita rispetto a perdere 4 partite per 1-0. È dura per noi, per i tifosi, ma domani c’è un altro allenamento, giovedì un’altra partita”.
Sulla non capacità di ribaltare il risultato della sua squadra
“La mia Roma non ha la forza di ribaltare? Dipende dalla squadra con cui giochi. Abbiamo avuto le opportunità per farlo, non l’abbiamo fatto. Abbiamo commesso anche errori individuali, ma nelle mie squadre diventano errori di squadra. Abbiamo sbagliato i momenti importanti della partita, con la gara ancora aperta. Abbiamo dieci punti, siamo lì, tante squadre con 9-10-11, continuiamo per la nostra strada”.
Sull’arbitro
“Scusate devo andare, i giocatori hanno bisogno di me. Ai giocatori ho detto quello che ho detto a voi. Non si parla dell’arbitro ma abbiamo avuto sensazioni negative subito, quando abbiamo saputo ci sarebbe stato lui. Era il profilo perfetto per la partita che avrebbe fatto l’Udinese. Il primo giallo l’ha preso l’artista della partita. La responsabilità è mia come sempre, giovedì saremo lì. Avevo sensazioni sulla difficoltà della partita, quando sei in svantaggio è molto complicato con loro. L’anno scorso abbiamo pareggiato al 90’. Anche i ragazzini, i raccattapalle sono perfetti, vorrei averli anche all’Olimpico. Noi siamo diversi, non siamo così. Sono stati bravi, sono stati uguali a sempre, complimenti a loro”.
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