INTERVISTE
Lazio, Signori: “Quel gesto dei tifosi vale 10 scudetti…”
LAZIO INTERVISTA SIGNORI- Belle parole quelle rilasciate da Beppe Signori in esclusiva alla pagina Chiamarsi Bomber. L’ex attaccante ha parlato della sua carriera e, in particolare, del periodo alla Lazio. Ecco le sue parole.
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Lazio, ecco l’intervista a Signori
Sullo Scudetto mai vinto
“Rimpianto di non aver vinto lo Scudetto? No nessun rimpianto perché sono stati anni fantastici dove ho vinto tre classifiche marcatori in Serie A e due in Coppa Italia. A livello personale mi sono preso tante soddisfazioni. A livello di squadra non abbiamo raccolto tanto ma perché eravamo una Lazio in fase di costruzione, quella che poi ha portato allo Scudetto del 2000. Non avrò mai vinto uno scudetto ma ho raggiunto il massimo traguardo per un calciatore ossia vedere i tifosi che scendono in piazza per evitare la mia partenza. Quel gesto per me vale 10 scudetti.”
Sul rapporto con Eriksson e l’addio alla Lazio
“Sì, farei la stessa scelta, perché con quell’allenatore ho avuto problemi personali, non c’era più rispetto tra noi. Rifarei tutto e non mi pento di quello che ho fatto. Nel mio ultimo anno la Lazio ha vinto la Coppa Italia con il sottoscritto che è stato il capocannoniere del trofeo. Da lì è iniziata la cavalcata che gli ha fatto vincere Scudetto e Coppa delle Coppe, quindi un piccolo merito ce l’ho anch’io.”
Su Ciro Immobile
“Sicuramente è uno degli attaccanti più prolifici del nostro campionato, sta dimostrando continuità e spero riesca a battere il record di gol in Serie A perché è uno che si impegna, ha grande carattere, grande voglia di vincere, se lo merita. Inoltre è il capitano della Lazio quindi gli auguro ancora tanti gol. Somiglianze ne abbiamo poche, abbiamo caratteristiche diverse: io partivo palla al piede in dribbling da lontano, lui ama la profondità per trovare il gol.”
Sul più forte compagno di sempre
“Ce ne sono tanti di grandi giocatori che ho affrontato come Maldini, Baresi, van Basten, Zidane, Ronaldo, Baggio, Zola, Careca e tanti altri. Mentre tra i più forti con cui ho giocato direi Baggio, Boksic, Riedle, Gascoigne e tantissimi altri. Tutti quelli con cui ho giocato mi hanno supportato e sopportato, ero un ottimo compagno di squadra ma senza di loro non avrei fatto tutti quei gol.”
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