Pareggio e tanto equilibrio a Bologna, la Lazio manca il secondo posto

BOLOGNA LAZIO SINTESI – Finisce 0-0 al Dall’Ara il confronto tra Bologna e Lazio, partita che ha visto l’equilibrio regnare sovrano. Dopo una prima ora su ritmi molto alti e con occasioni da una parte e dall’altra, la velocità del gioco nel finale è decisamente calata, portando la sfida a terminare senza alcuna rete segnata. La squadra di Sarri fallisce dunque l’assalto al secondo posto in solitaria, rimandandolo all’ultima partita prima della sosta per le nazionali, non un match qualunque: il derby di Roma.

Bologna-Lazio, le pagelle dei quotidiani: male Milinkovic, Provedel da record

Lazio fermata al Dall’Ara, rimandato il secondo posto

Che la sfida fosse difficile era noto già alla vigilia. D’altronde il Bologna di Thiago Motta sta vivendo una stagione al di sopra di ogni più rosea aspettativa, trovandosi in una posizione, il settimo posto, sulla quale probabilmente nessuno avrebbe scommesso ad inizio anno. Dopo la vittoria casalinga dei rossoblù contro l’Inter però, la consapevolezza della difficoltà della trasferta è decisamente aumentata a Formello, mettendo sull’attenti Sarri in vista dell’impegno.

Si parte forte fin dai primi minuti al Dall’Ara, con i padroni di casa che provano il primo squillo grazie ad un sinistro da fuori di Barrow, che termina però troppo alto. Rispondono qualche minuto dopo i biancocelesti, trovando una grande imbucata per Pedro in area di rigore, ma lo spagnolo calcia a lato del palo.
La più grande occasione della partita arriva al 27′ ed è per gli emiliani: Kyriakopoulos serve un gran pallone dalla sinistra verso il secondo palo, sul quale si avventa Ferguson di testa da pochi passi, il suo tap-in si infrange però sul legno salvando Provedel. Appena cinque minuti dopo è proprio l’estremo difensore della Lazio il protagonista, bravo a dire di no ad un insidioso tiro ad incrociare di Barrow sul primo palo.
L’ultima grande chance della prima frazione ce l’ha la squadra di Sarri, trovandosi per ben due volte a tu per tu con Skorupski; prima con Luis Alberto, servito in profondità da Zaccagni, ma il suo tiro viene respinto dal portiere, poi con Felipe Anderson, che si avventa sulla ribattuta, ancora una volta parata dal polacco.

La ripresa inizia sulla falsa riga dei primi 45 minuti di gioco, con Kyriakopoulos che sfiora dopo un minuto il vantaggio grazie ad una rasoiata dalla sinistra, terminata a pochi centimetri dal palo. Rispondono i capitolini poco più tardi, con una bella azione personale di Felipe Anderson, mal conclusa da Zaccagni che calcia in equilibrio precario all’interno dell’area di rigore, non trovando lo specchio.
Nell’ultima mezz’ora i ritmi calano drasticamente e le due formazioni non creano più grandi pericoli, se non un tiro di Barrow all’82’ dai 25 metri che per poco non si infila sotto l’incrocio, terminando fuori di niente.
Alla fine arriva il triplice fischio di Maresca che pone fine alle ostilità. La Lazio manca l’aggancio al secondo posto in solitaria, reso possibile dallo stop dell’Inter a La Spezia, volgendo ora la testa alla partita con la Roma di settimana prossima, alla quale non prenderà parte Vecino, ammonito nel finale di primo tempo e dunque squalificato per la stracittadina.

La squadra di Sarri conferma ancora una volta di aver trovato la quadra in difesa, centrando il 15° clean sheet stagionale, di cui ben nove sono arrivati fuori casa: un record.
Il problema è sempre quello però: senza Immobile la Lazio fatica a segnare, e mai come ieri l’assenza di un centravanti di ruolo si è fatta sentire. A fine anno andranno fatte delle riflessioni sulle scelte prese riguardo alla rosa, ma la squadra ora è questa e l’obbiettivo principale rimane a portata di mano. Ora però non c’è classifica che tenga, stiamo per entrare nella settimana del derby della capitale, una partita che prescinde da tutto e che può cambiare il morale da qui fino al termine della stagione. I biancocelesti lo sanno.

Christian Gugliotta