INTERVISTE
Italia, Mancini: “La strada per l’Europeo è lunga. I giovani…”
ITALIA MALTA MANCINI INTERVISTA – A poche ore da Malta – Italia, il ct della Nazionale Roberto Mancini è intervenuto ai microfoni della Federazione italiana. Tanti i temi toccati, tra cui i giovani e la possibile formazione degli azzurri.
Italia, le parole di Roberto Mancini
“Queste sono partite dove c’è tutto da perdere. Bisogna avere la massima concentrazione perché tre punti sono importanti e non bisogna prendersi nessun rischio. Quando si giocano partite e qualcosa non va bene, magari si ha qualche giorno per pensare a quello che si può migliorare. Poi vanno viste anche le cose in modo giusto, dopo la partita non si riesce a giudicare bene e anche dalla panchina. Ci sono state molte cose buone, con qualche errore ma credo che se riusciamo a fare quello che abbiamo fatto sia nei primi quindici minuti, prima di subire il gol, e poi nel secondo tempo, credo che avremo delle grandi soddisfazioni. Sarò soddisfatto se andiamo via di qua con tre punti, che valgono quanto quelli contro l’Inghilterra”.
Sulla formazione
“Non ho comunicato la formazione alla squadra, anche stamattina voglio valutare le condizioni dei ragazzi. Non sono passati neanche tre giorni, sicuramente ci saranno diversi cambi”.
Riguardo l’autostima della squadra
“Non credo che manchi, purtroppo a volte quando si giocano partite importanti come Italia – Inghilterra dopo tante volte che li battiamo, può capitare di perderla. Se vai a vedere la partita che abbiamo fatto, a parte degli errori dove abbiamo concesso i gol e un po’ di problemi sull’1 a o perché non riuscivamo ad andare a pressare bene, non è che ci sia stata una grande supremazia. Non è un risultato giusto, ma va accettato. Andremo a vincere a Wembley. Oggi sono tranquillo e siamo alla prima partita, ne mancano sette. La strada è ancora lunga, saranno tante partite difficili e avremo modo di rifarci”.
Sullo scouting e i giovani
“Purtroppo è cambiato il mondo, abbiamo perso una percentuale di italiani enorme nel nostro campionato quindi è difficile. Abbiamo giocatori che giocano con noi nelle giovanili e poi arrivano quasi alla nazionale A e cambiano per altre. Non bisogna scandalizzarsi di questo. Sono ragazzi che hanno origini italiane e se sono bravi, ovvio speriamo di averne tanti in Italia ma in questo momento mi sembra difficile. Under 21? L’ho seguita, ha giocatori bravi che potrebbero essere con noi. Vedremo come fare. I club devono puntare sui giocatori italiani. Noi stiamo cercando di inserire i giovani e non è neanche così semplice. Non possiamo inserirli tutti insieme, in questi mesi dopo l’Europeo ne abbiamo inseriti tanti. Hanno tante prospettive, ma devono giocare anche nei loro club”
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