ESCLUSIVE
Manuel Belleri: “Mi sarebbe piaciuto essere allenato da Sarri. Pellegrini ha ottime potenzialità”
LAZIO MANUEL BELLERI INTERVISTA – In vista di Empoli – Lazio, l’ex difensore biancoceleste Manuel Belleri, è intervenuto in un’intervista esclusiva ai microfoni di Lazionews.eu. Il doppio ex della sfida ha parlato delle stagioni disputate da entrambe le squadre, soffermandosi anche sul rendimento di alcuni singoli dell’organico di Sarri.
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ESCLUSIVA LN | Le parole di Manuel Belleri
Da doppio ex di Empoli – Lazio, che sensazioni prova a pensare alle due squadre in cui ha giocato? Ha qualche ricordo in particolare?
“Da doppio ex ho sicuramente dei ricordi fantastici, sia nell’Empoli che nella Lazio. L’Empoli è stata la società che mi ha lanciato nel calcio vero, tra Serie B e Serie A, quindi ho dei ricordi bellissimi, come del resto alla Lazio. Senza nulla togliere alle altre società, è stata l’esperienza più bella che ho vissuto, Roma è fantastica e abbiamo raggiunto degli obiettivi veramente importanti, dal primo anno che siamo andati in Intertoto, fino a quando abbiamo fatto le qualificazioni alla Champions League. Con me giocavano Peruzzi, Di Canio, Oddo, Liverani, Pandev, Rocchi, giocatori importanti e che hanno anche vinto un Mondiale, quindi ho sicuramente dei ricordi molto belli”.
Parlando di attualità, un pensiero sulla stagione della Lazio? Che voto da nel complesso alla squadra di Sarri che ha raggiunto il suo obiettivo?
“Alla Lazio do un voto altissimo, penso un 8,5/9. La squadra di Sarri ha fatto una stagione straordinaria, esprimendo un calcio molto bello e raggiungendo l’obiettivo della Champions League, che è importante perché c’erano tante squadre attrezzate bene per raggiungere questo traguardo. Il gioco espresso a tratti ha veramente dominato gli avversari, quindi do assolutamente un voto molto alto”.
L’Empoli, invece, si è salvato con largo anticipo: si aspettava un campionato piuttosto tranquillo degli azzurri? Crede che Zanetti possa essere il futuro sulla panchina dei toscani?
“Zanetti credo che abbia fatto molto bene. Ha fatto un campionato ottimo, avendo un calo 3/4 mesi fa che ci può stare, considerando il campionato fatto nel girone di andata. Si è ripreso bene, facendo delle partite strepitose e ottenendo delle vittorie molto importanti, come quella sulla Juventus, che è stata la ciliegina sulla torta. Empoli è una rampa di lancio per i giocatori e per gli allenatori, non trattiene nessuno. Nel momento in cui avrà delle richieste importanti, lo lasceranno partire, perché si tratta di una società che forma giocatori e allenatori. Penso che lui possa fare ancora molto bene e avere una grandissima carriera”.
Nella sua carriera da calciatore, le sarebbe piaciuto essere allenato da tecnici come Sarri e Zanetti?
“Nella mia carriera ho avuto allenatori molto importanti come Spalletti, Delio Rossi, Delneri, Mihajlovic, Baldini, tutti tecnici di spessore. Mi sarebbe assolutamente piaciuto essere allenato da Sarri, perché è un allenatore meticoloso, preparato e si è aggiornato a livello tecnico-tattico. Credo che siano gli allenatori che a volte fanno la fortuna dei giocatori. Penso lo stesso di Zanetti perché è molto giovane, ha espresso delle qualità importanti per la categoria. Mi sarebbe piaciuto essere guidato da loro, anche se ho avuto dei tecnici molto importanti che mi hanno insegnato tantissimo”.
Da ex terzino, come giudica la stagione particolare avuta Lazzari?
“Lazzari ha fatto una buona stagione. Non è sempre stato titolare, alternando momenti in cui ha avuto la possibilità di esprimersi e farsi vedere a dei momenti in cui non ha giocato. Credo che sia un giocatore che Sarri apprezza. Ha una gamba molto importante, con una velocità che si nota. Si tratta di giocatori che a volte possono spezzare le partite, proprio per il fatto di avere questa rapidità che ti permettono, in certi momenti della partita, quando l’avversario è stanco, di fare la differenza sulla fascia, con inserimenti che creano superiorità numerica. Dal mio punto di vista è stata una stagione positiva”.
Parlando di calciomercato, invece, terrebbe Pellegrini? O punterebbe più su un prospetto come Parisi?
“Luca Pellegrini essendo un giocatore giovane, di soli 24 anni, io lo terrei. Secondo me è un terzino sinistro con buonissime potenzialità. Nel momento in cui si allineerà con il pensiero di Sarri potrà fare un grandissimo miglioramento, lavorandoci per un lungo periodo. Parisi è un altro giocatore che secondo me Sarri apprezza tanto. Potrebbe essere un giovane di prospettiva, quindi perché non averli entrambi? Si possono far crescere, visto che le competizioni che la Lazio avrà l’anno prossimo sono comunque tante e lo spazio probabilmente ci sarà per tutti”.
Come vede la Lazio in vista della prossima stagione? Quali dovranno essere i nuovi obiettivi, visto che i biancocelesti saranno impegnati in tre competizioni?
‘Giocare tre competizioni è difficile, porta via tante energie ed è un dispendio differente rispetto a quando si gioca solo il campionato. La gestione della squadra dovrà essere veramente meticolosa, ma credo che Sarri questo lo sappia fare. La Champions League prende molte energie mentali e la Lazio come obiettivo deve avere quello di andare più avanti possibile. La dimostrazione si è avuta quest’anno con Milan, Inter e Napoli che sono andate avanti, con le prime due che sono andate perfino in semifinale. Facendo le cose bene, con determinazione e concentrazione, si possono raggiungere traguardi che probabilmente ad inizio stagione erano inimmaginabili. La Lazio deve cercare di puntare al massimo, non lasciando perdere nessuna competizione, perché ogni risultato che fai e ogni finale che vinci diventa un trofeo in più che hai in bacheca, che a volte può risolvere le stagioni e possono fare la storia di una società. Il mio augurio è che la Lazio possa veramente far bene e non dubito che possa disputare un campionato strepitoso come quello di quest’anno”.
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Christian Gugliotta
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