SCALONI: “Il fallo di Matuzalem? Non credo ci fosse cattiveria nei confronti di Brocchi”

NOTIZIE SS LAZIO – Il nuovo giocatore dell’Atalanta Lionel Scaloni è intervenuto ai microfoni di Radio Manà Manà Sport parlando della sua nuova avventura bergamasca e del suo recente passato alla Lazio.

“Non mi aspettavo la dedica di Gonzalez e dei miei compagni dopo lavittoria con la Juventus.” – racconta Scaloni a Radio Manà Manà Sport – “E’ stata una sorpresa bellissima, anche perché non avevo avuto modo di salutare tutti i compagni. Sono contento di questa nuova occasione che mi ha concesso l’Atalanta, perché ho ancora voglia di giocare in Serie A.” Scaloni è sceso in campo nella vittoria degli orobici a Palermo. “Domenica ho potuto dare subito il mio apporto” – spiega l’argentino – “Sono contento perché non è stata una settimana facile, in un ambiente totalmente nuovo in un match difficile come quello con i rosanero. Me la sono cavata con un po’ di mestiere e di esperienza in un esordio direi tutto sommato positivo.”

Riguardo ai suoi ricordi più belli vissuti con la maglia della Lazio, Scaloni non ha dubbi: “Il derby giocato e vinto contro la Roma e la Supercoppa Italiana che abbiamo conquistato a Pechino contro l’Inter. I bei ricordi si riferiscono poi al bellissimo rapporto che ho avuto con tutti nello spogiatoio. Alla fine tutto questo paga, perché ciò che hanno fatto i miei ex compagni dopo il match con la Juventus sarà indimenticabile.”

Tanti gli allenatori che Scaloni ha visto passare a Formello, da Rossi a Ballardini, da Reja a Petkovic. “Mi sono trovato bene con tutti e penso di aver imparato da ognuno qualcosa di importante che mi servirà nel corso della mia futura carriera da allenatore. Ho avuto un buon rapporto ad esempio con Ballardini, anche se non giocavo mai. Delio Rossi lo considero un grandissimo stratega, con Reja abbiamo sfiorato risultati storici, mentre Petkovic ha riacceso l’entusiasmo e portato
una nuova mentalità.”

L’opinione su Lotito e Tare? Scaloni spiega che “la firma per la Lazio è arrivata nel 2007. Conobbi Lotito in quell’occasione, mi propose il contratto dicendomi “la cifra è questa, niente di più e niente di meno.” Con me è stato sempre molto chiaro e corretto e posso solo ringraziarlo. E’ vero che questo dovrebbe essere solo il suo dovere, ma non tutti purtroppo lo fanno. Per quanto riguarda Igli Tare credo sia cresciuto molto nel suo ruolo dirigenziale; è normale che si debba acquisire la giusta esperienza. Vogliono entrambi il bene della Lazio e questo è sicuro.”

Il futuro di Scaloni, una volta terminata la carriera da giocatore, potrebbe essere nuovamente alla Lazio: “La società mi ha fatto capire che le porte per me sono sempre aperte” – racconta – “Mi piacerebbe allenare nel settore giovanile anche perché non sono sicuro di voler mai allenare una qualsiasi prima squadra. Ho visto cose davvero brutte nella mia carriera e potrei anche decidere di allenare sempre i ragazzi. Io sono cresciuto al Newell’s Old Boys e lì sia io che altri giocatori come Batistuta, Samuel o Balbo abbiamo imparato a diventare uomini ancor prima che calciatori. E credo sia davvero importante costruire inizialmente la persona. Grandi giocatori come Messi sono prima di tutti uomini straordinari.”

Sul caso Matuzalem-Brocchi Scaloni prova a placare gli animi. “Non è la prima volta che “Matu” compie interventi duri come questo, non credo quindi ci fosse una cattiveria gratuita nei confronti di Brocchi. Che io sappia non c’è mai stato nulla tra Brocchi e Matuzalem o almeno io non li ho mai visti litigare quando eravamo tutti alla Lazio.”

Chiosa finale su un possibile recupero di Zarate per la prima squadra dopo le polemiche dei giorni scorsi e la mancata cessione. “Molto difficile ricucire il rapporto” – conclude Scaloni.