INTERVISTE
Luis Alberto: “Non possiamo cadere in depressione, serve fare gol”
LAZIO GENOA LUIS ALBERTO POST PARTITA – Pochi attimi dopo il termine di Lazio – Genoa 0-1, gara valida per la seconda giornata di Serie A, ha parlato Luis Alberto.
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Lazio – Genoa, le parole di Luis Alberto nel post partita
Al termine di Lazio – Genoa 0-1, Luis Alberto ha dichiarato ai microfoni ufficiali biancocelesti:
Sui motivi della sconfitta
“Penso che sia mancato l’entrare in partita meglio, dobbiamo fare gol, la squadra ha provato, era difficile perché dopo il gol, loro si sono messi dietro, c’era poco spazio. E’ mancato fare gol, dobbiamo stare tranquilli, non ci aspettavamo di iniziare così ma manca tanto, dobbiamo essere sereni”.
Sulle differenze tra le due battute d’arresto
“Due sconfitte molto diverse. Quella di Lecce è tutta colpa nostra, abbiamo sbagliato noi e da quella dobbiamo imparare che non dobbiamo mai giocare così. Oggi è diverso, questo è il calcio. Se devo perdere, preferisco farlo come abbiamo fatto stasera”.
Sul suo ruolo in campo
“Io sono a disposizione della squadra, quello che mi chiede il mister cerco di farlo al meglio, delle volte peggio. Alla fine loro si ritrovano con un gol e quando si mettono dietro è difficile trovare spazio, leggere il momento di inserimento, mancava pochissimo per far gol. Non possiamo cadere in depressione, arriva anche la Champions. I nuovi devono ancora capire come giochiamo noi e inserirsi”.
Sulla sfida contro il Napoli
“Sappiamo che sarà molto difficile, dobbiamo fare una partita perfetta per portare punti. Deve essere un punto di partenza per prendere la giusta mentalità e fiducia”.
Sull’arbitraggio di Marinelli
“Non lo so, non mi è piaciuto il suo comportamento. Un arbitro non può stare in mezzo ad una giocata. Non può essere che fanno sei falli a Zaccagni e non prendono nemmeno un giallo. Però l’arbitro è così e non possiamo dire che abbiamo perso per le sue scelte”.
Lazio – Genoa, le parole di Luis Alberto a Sky
Sulla sconfitta contro il Genoa
“Abbiamo fatto un disastro tutti. Non abbiamo cominciato bene, i primi 20 minuti li abbiamo lasciati giocare troppo. Non posso dire nulla, loro hanno giocato in 11 davanti alla porta, ma non siamo riusciti a trovare il gol. È mancata la rete per iniziare la rimonta. La traversa di Immobile e l’occasione di Kamada che per poco non segnava praticamente a porta vuota”.
Su come ripartire
“Dobbiamo continuare, ci aspettano partite difficili e dobbiamo essere più squadra. Lavorare ed essere squadra. Così torneremo a vincere come l’anno scorso”.
Sui nuovi arrivati
“Kamada viene da una squadra che giocava diversamente da noi. Lui, Taty e Isaksen sono quelli che stanno giocando di più. Kamada sta facendo bene, mi piace. Il problema non sono i nuovi ma siamo tutti. Se giochiamo come oggi con questa grinta e con la voglia di fare bene, sono abbastanza tranquillo. Ho fiducia nei miei compagni”.
Lazio – Genoa, le parole di Luis Alberto a Dazn
Sul rigore non concesso a Zaccagni
“In diretta l’ho visto chiaramente. L’ho visto qui e per me è chiaro fosse rigore, lui non è andato a vederlo e solo lui sa perché non l’ha dato. Più lo vedo, più mi sembra rigore. Ha preso quella decisione e non voglio più parlare dell’arbitro, anche perché altrimenti la squalifica la prendiamo noi”.
Sulla partita
“Penso che a Lecce sia stata diversa rispetto a oggi. Lì abbiamo fatto tutto male, era colpa nostra, oggi abbiamo provato a fare bene contro 11 che erano nella loro area. Ci è mancato fare gol per riprendere la partita. Se si perde così non si può dire niente a questa squadra, a Lecce era giusto fischiare e ammazzare tutti”.
Su come cambiare marcia dopo l’inizio a rallentatore
“Sono fiducioso, credo in questa squadra. Saremo la Lazio dell’anno scorso e di quei tre, quattro mesi in cui abbiamo fatto benissimo. Io penso che oggi abbiamo avuto pazienza perché la prima partita in casa puoi cominciare a rischiare. Abbiamo fatto girare bene la palla, ma non è bastato”.
Sugli acquisti estivi
“Su Kamada, Isaksen e Castellanos dico che devono avere tempo. Kamada è intelligente, mi piace e deve avere del tempo per capire come giochiamo. Non basta un mese, servono ancora un paio di mesi”.
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