INTERVISTE
Macedonia, parla Trajkovski: “So quanto pesava quel gol contro l’Italia”
MACEDONIA ITALIA TRAJKOVSKI INTERVISTA – Ai taccuini de Il Corriere dello Sport è intervenuto Alexander Trajkovski, attaccante della Macedonia che aveva eliminato l’Italia dalle qualificazioni Mondiali del 2022. I temi trattati riguardano la disfatta azzurra e la partita di Skopje del 9 settembre.
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Macedonia, le parole di Alexander Trajkovski
“So quanto pesava quel gol, non capita spesso di segnare un gol così importante, ma valeva tanto anche per noi. Significava finale. Un traguardo indescrivibile, non potete capire quanto ha festeggiato il nostro popolo, non eravamo mai stati così vicini a un Mondiale. Grandissima vittoria. Un evento da ricordare. Eravamo riusciti a battere la Germania fuori casa prima dell’Europeo, ma con l’Italia ci siamo superati”.
Sulla mancata qualificazione al Mondiale
“Peccato per la stanchezza. Giocare fuori casa con il Portogallo, dopo tre giorni soltanto, era troppo per le nostre possibilità. Eliminare gli azzurri e anche Ronaldo in 72 ore, per una nazionale come la nostra, era impossibile. Mi rimane la soddisfazione. Il gol più importante della mia carriera non si cancella, resterà sempre con me. Pensate se ne segnassi un altro…”.
Sulla partita contro l’Italia
“Dopo la partita, mi ritrovai al controllo antidoping con Florenzi e Berardi. Erano delusi. Normale. Parlammo un po’, cercai di consolarli. L’Italia avrebbe dovuto approfittare delle tante occasioni create. Nel calcio succede. Noi dovevamo difenderci e sperare andasse come è andata. Il gol, voglio sottolinearlo, era regolare. Bastoni alzò il braccio un attimo prima del tiro. Jorginho guardò l’arbitro, sperava lo annullasse, ma io non avevo toccato la palla con la mano come pensavano gli azzurri. La partita stava finendo. Mi sono detto “provaci”. Ogni giocatore conosce le proprie qualità, ho un buon tiro da fuori, non avevo altre possibilità. E’ andata bene…”.
Sulle mancate dimissioni di Mancini dopo la disfatta
“Sono rimasto sorpreso. All’epoca avvertiva la fiducia per andare avanti, non so e non conosco bene la situazione, ma certe sconfitte lasciano il segno. Non andare al Mondiale per due volte di fila ha un peso per l’Italia. Dal nostro punto di vista, Spalletti porterà qualcosa di diverso. Ogni nuovo allenatore cambia e si presenta con un altro tipo di gioco. Ho immaginato subito che potesse essere uno dei candidati, vi serviva una guida forte, sappiamo cosa ha fatto con il Napoli. Troveremo gli azzurri motivati. E poi cercate la rivincita dopo quasi due anni”.
Sulla partita di Skopje
“Noi siamo pronti, possiamo solo cercare di non ripetere gli stessi errori di Wembley. Sarà dura per noi e anche per gli azzurri, giochiamo a casa nostra, lo stadio pieno, non possiamo fare brutte figure. Sappiamo che l’Italia è forte, ma nel calcio succedono le cose che nessuno si aspetta”.
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