FACCIA A FACCIA. Hamsik vs Hernanes quel “quid” in più

Lazio-Napoli è una sfida al vertice della classifica di Serie A. La compagine di Petkovic vuole difendere il terzo posto mentre i partenopei vogliano restare agganciati alla testa della classifica. Lazio-Napoli doveva essere la sfida delle coppie: da un lato Hernanes-Klose e dall’altro lato Hamsik-Cavani. L’assenza del bomber tedesco, però, limita il Faccia a Faccia di questa settimana ai due centrocampisti: Hernanes vs Hamsik.

Sulle qualità dei due giocatori c’è poco o nulla da dire. Si tratta di modi simili di intendere il calcio e il loro impatto sulle squadre e il loro essere elementi centrali dello scacchiere tattico dei due tecnici li rende unici e insostituibili nel loro ruolo.

Hernanes è, forse, tra i più europei dei brasiliani per il suo modo di giocare. Fantasia molta ma meglio il pragmatismo e l’efficacia per cercare di fare punti, di vincere. Destro o sinistro con il piede c’è poca differenza. Sicuramente non sarà al top della condizione, visto il suo precedente problema, ma la compagine biancoceleste non può prescindere dalla sua presenza in campo. Petkovic gli ha dato un nuovo ruolo, lui ha ripagato a suon di gol. La qualificazione alla prossima Champions League passa molto dai piedi del verdeoro.

Hamsik è il simbolo del centrocampista moderno. Non è un centrale di centrocampo, nè un trequartista ma un ibrido in grado di spostare gli equilibri del match. Come Hernanes non fa differenza tra destro e sinistro. Ogni anno, aggiunge qualcosa al suo bagaglio tecnico-tattico e continua a sfornare gol e assist. E’ lui il vero centro di gravità del Napoli, è lui che la Lazio deve fermare per impedire che azioni Cavani che, poi, sottoporta non si esime dal metterla dentro.  Le speranze di tricolare partenopei passa molto dai piedi dello slovacco.

Hernanes  e Hamsik sono due giocatore che aggiungono quel quid in più fondamentale per le sorti delle rispettive squadre e saranno le loro prestazioni ad dover spostare l’ago della bilancia nella sfida dell’Olimpico.

Giuseppe Opromolla