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Serie A, niente più decreto crescita: cosa cambia per le società
SERIE A DECRETO CRESCITA – Nell’ultima riunione del Consiglio dei Ministri, il Governo ha annunciato che nella prossima Finanziaria per il 2024 non ci saranno più agevolazioni per gli sportivi, tra cui il Decreto Crescita. Ecco cosa cambia per le società di Serie A.
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Addio decreto crescita, cosa cambia per le società di Serie A
Niente più decreto crescita dunque, non solo per i giocatori che acquistabili nella prossima sessione invernale di calciomercato, ma anche per quelli arrivati in italia in quella appena precedente. Tale procedimento è infatti valido per i trasferimenti operati dal 1 luglio 2023 in poi, cambiando dunque le spese a bilancio di alcune squadre. L’Inter dovrà affrontare sborsare cifre più elevate per Marcus Thuram e Benjamin Pavard, mentre la Roma per Aouar e Ndicka. Il decreto crescita resterà attivo per Lukaku, in quanto ne aveva precedentemente usufruito. Il Milan risulta particolarmente colpito dal cambio di normativa: Loftus Cheeck, Okafor, Musah, Chukwueze, Reijnders e Pulisic subiranno rialzi. Anche per la Juventus stesso scenario con Weah.
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