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Il cuore di Immobile batte all’unisono con i tifosi. E la Lazio ripunta l’Europa

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Immobile e Rovella si abbracciano

LAZIO FIORENTINA RISULTATO – Per un attimo lo stadio Olimpico si è fermato. I seggiolini hanno trattenuto il respiro e il silenzio è calato tra le due porte. Tutti avevano il batticuore, i tifosi, Maurizio Sarri ma anche Ciro Immobile. Miglior sceneggiatura non poteva esserci, avrebbe vinto persino a Cannes. Quando l’arbitro Marcenaro ha indicato il dischetto, lo sguardo di quarantamila persone è piombato sul capitano. La palla ha preso peso, fino a diventare un macigno, e lo specchio si è ristretto. Le uniche gambe a non tremare sono state quelle del numero 17. E dopo qualche secondo di silenzio assoluto, l’impianto è esploso in un boato assordante. La Curva Nord ha urlato per più di dieci volte il cognome del proprio beniamino e il risultato tra Lazio e Fiorentina è divenuto storia.

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Lazio – Fiorentina finisce sul risultato di 1-0: il racconto della partita

Poteva finire in tutti i modi la sfida tra viola e biancocelesti. La Viola è stata padrona del campo per una buona mezzora, poi è uscita la Lazio. Sarri e Italiano si sono sfidati a colpi di scelte, tattiche e schemi. L’ex Spezia ha sorpreso invertendo gli esterni offensivi. Il Comandate ha risposto rilanciando Castellanos e lasciando in panchina proprio colui che alla fine si rivelerà decisivo: Ciro Immobile.

Il primo tempo è tutto di marca viola

Fin dai primi istanti di gioco, la partita è stata spumeggiante. Gli ospiti hanno iniziato forte. Soprattutto all’inizio, hanno creato pericoli seri alla porta di Provedel. Entrambi con Beltran, che prima ha depositato in rete dopo aver controllato con la mano e poi ha colto un incredibile palo saltando sopra la difesa della Lazio. La squadra capitolina, contratta dopo le fatiche di Champions League, ha subito senza reagire. Ha fatto da sparring partner, aspettando il momento propizio per colpire, che però non è mai arrivato. L’estremo tatticismo ha reso l’incontro frizzante, ma avaro di occasioni.

La partita si stappa nella ripresa

Così le squadre sono rientrate dall’intervallo sul risultato di 0-0. La ripresa per venti minuti ha vissuto sullo stesso canovaccio della prima frazione. Poi qualcosa si è acceso. O meglio, disfatto. Le maglie della rete tattica costruita da Sarri e Italiano si sono aperte. E le occasioni fuoriuscite a volontà. Ne hanno avute due i laziali, con Luis Alberto e Felipe Anderson, una i toscani, con Nzola. Ma la parità non sembrava voler lasciare l’Olimpico.

Il gol di Immobile e la nuova classifica

L’episodio che ha cambiato la storia di Lazio – Fiorentina è arrivato così a tempo scaduto. Sull’orologio dell’arbitro Marcenero era già scoccato il minuto 93′ quando Pedro ha puntato Parisi e crossato a centro area l’ultima preghiera. Il resto è storia. Vecino ha trovato il rigore, Immobile lo ha trasformato e i biancocelesti hanno potuto festeggiare la terza vittoria consecutiva in campionato. Un acuto che vale tre punti. Ma che, soprattutto, riavvicina la banda Sarri alle posizioni europee. Ora il quarto posto dista solamente tre lunghezze. Qualcosa di impensabile solo un mese fa.

Daniele Izzo
@danieleizzo94

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