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Clean sheet anno solare, il 2023 della Lazio è da podio: i precedenti
CLEAN SHEET ANNO SOLARE LAZIO – La Lazio sta per chiudere un 2023 positivo, che ha visto il ritorno dei biancocelesti in Champions League. Maurizio Sarri ha sfruttato le gesta di una difesa granitica e di un provvidenziale Provedel, che nell’arco dei dodici mesi ha ottenuto 18 clean sheet in Serie A. Solo in due precedenti il club capitolino ha fatto meglio nell’anno solare in tutta la sua storia.
Lazio 2023, Ivan vede e Provedel: 18 clean sheet
La Lazio ha conquistato 18 clean sheet nel 2023, solamente nel 1999 (19) e 1989 (21) ha fatto meglio nell’anno solare. Ivan Provedel entra nella storia del club biancoceleste, issandosi insieme a nomi come Luca Marchegiani, Valerio Fiori e Silvano Martina. Andiamo dunque a rivivere il percorso di quelle due annate, storiche e decisamente positive per la società capitolina.
Provedel e, in generale, la granitica difesa sono i simboli della qualificazione in Champions League di questo 2023. Il buongiorno si vede dal mattino, con i due clean sheet consecutivi realizzati contro Sassuolo e Milan a gennaio. Tra l’11 febbraio e il 2 aprile, poi, la retroguardia di Sarri non ha più fatto passare nessuno, mantenendo la porta inviolata per 6 partite di fila. Quello contro lo Spezia (vittoria 0-3), diventa il settimo match senza subire reti in 8 gare.
Grazie ai clean sheet contro Sassuolo, Udinese ed Empoli, nell’ultima partita della stagione 2022/2023, la Lazio chiude la prima parte di 2023 a quota 11 reti inviolate. L’anno solare prosegue, ma si passa all’annata sportiva 2023/2024. In questa frazione il club biancoceleste ha mantenuto la porta inviolata in 7 delle 18 partite di Serie A disputate, portando il conteggio finale a quota 18. Questo risultato vale il podio a Provedel e compagni.
Lazio 1999, Marchegiani indirizza lo scudetto: 19 clean sheet
Il portiere della Lazio di Sven Goran Eriksson, capace di raggiungere quota 19 clean sheet nel 1999, è Luca Marchegiani. Con lui tra i pali il club biancoceleste ha aperto quell’anno solare con due porte inviolate contro Bologna e Fiorentina. Nel bel mezzo di una serie di 9 vittorie consecutive, il club capitolino chiude la saracinesca anche contro il Perugia, poi arriva lo 0-0 col Cagliari e l’1-0 rifilato all’Inter, primo di altri tre successi di fila.
Tra il 14 marzo e il 3 aprile 1999 Marchegiani ottiene altri 3 clean sheet, consecutivi, portando il conteggio a 8. Poi si ripete tra il 25 aprile e il 9 maggio, chiudendo la prima metà di 1999 a quota 11. A questo punto si passa alla stagione dello scudetto, la 1999/2000.
Dopo il successo per 2-1 contro il Cagliari, la Lazio infila subito altri due clean sheet con Bari e Torino. Marchegiani esce per infortunio coi granata e, il successo per 1-2 col Parma e il 4-4 col Milan, anche Ballotta mantiene la porta inviolata nello 0-3 rifilato all’Udinese.
Il 24 ottobre rientra Marchegiani, che porta a 15 il conto dei clean sheet col Verona. Poi, dal 28 novembre al 19 dicembre 1999, arriva una serie di 4 porte inviolate consecutive per la Lazio. Il club biancoceleste riesce così, con uno sprint finale da applausi, ad infilarsi al secondo posto nella classifica dell’anno solare, chiudendo a quota 19.
Lazio 1989, Fiori e Martina si dividono il primato: 21 clean sheet
La porta della Lazio nel 1989 era protetta dal ventenne Valerio Fiori e Silvano Martina. Che quello fosse un anno prosperoso dal punto di vista delle porte inviolate lo si capisce subito: il 15 gennaio arriva il successo per 1-0 nel derby con la Roma firmato Paolo Di Canio, due settimane più tardi lo 0-0 con la Juventus. Dalla sfida coi bianconeri tra i pali agisce Martina, il club biancoceleste cade contro la Sampdoria per 1-0, ma trova due pari a reti bianche con Ascoli e Cesena.
Da inizio aprile 1989 a fine maggio 1989 Martina e Fiori chiudono la saracinesca. La Lazio registra 7 clean sheet in 8 partita e, dopo il 3-1 incassato dall’Atalanta, non subisce gol per 5 match consecutivi. Il tris subito dalla Dea riporta a protezione dei pali biancocelesti il giovane Valerio, che fa segnare 518′ di imbattibilità. Il 4 giugno 1989 è l’Inter ad interrompere la serie di porte inviolate.
La Lazio chiude la prima parte di 1989 a quota 13 clean sheet e arriva ai cancelli di partenza della stagione 1989/1990 dal dodicesimo posto del campionato precedente. Fiori parte titolare e trova la porta inviolata numero 14 col Milan alla seconda giornata (vittoria per 0-1), poi la 15 col Lecce nel successo per 3-0 dell’Olimpico.
Nell’ottobre 1989, contro Cesena e Bologna, arrivano altri due clean sheet targati Fiori, che serra i pali della Lazio anche contro il Genoa a fine novembre 1989. Nel mese di dicembre il club biancoceleste inanella altri 3 porte inviolate, consecutive, che gli permettono di chiudere l’anno solare a quota 21. Questo tutt’oggi resta il record storico del club capitolino.
Thomas Alvieri
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