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PEREIRINHA: “Scegliere la Lazio è stato facile: è un grande club”
Il laterale portoghese si racconta: “Il mio ruolo preferito è terzino destro, sono curioso di vivere il derby. Il 17? In Portogallo questo numero viene usato dalle ali”…
NOTIZIE SS LAZIO – Ai microfoni di Lazio Style Radio, il neo acquisto Bruno Pereirinha racconta le emozioni vissute in questi prime settimane in biancoceleste:
Quali sono le tue prime impressioni sul calcio italiano?
“Già conoscevo il calcio italiano. Ho guardato molte partite e avevo già una bella opinione“.
Perché hai scelto la Lazio?
“Perché è un grande club che lotta per le grandi posizioni e per grandi obiettivi. La scelta è stata facile“.
Come è stato il tuo inserimento?
“Ogni volta che vado in un posto nuovo cerco sempre di inserimi all’interno del gruppo e di stringere un buon rapporto con tutti i ragazzi“.
Quale è la tua vera posizione?
“Io ho iniziato come centrocampista. Ho fatto anche l’ala, poi sono stato spostato difensore sulla fascia destra e penso che quella sia la posizione più adeguata“.
Quando hai iniziato a giocare?
“Mio padre è stato un calciatore. Praticamente ho imparato a calciare prima ancora di camminare“.
Quale è stata la persona più importante per la sua carriera?
“Sarebbe poco corretto indicare una persona in particolare. Sono state tante le persone che mi hanno accompagnato nel mio percorso. Dal padre a tutti i miei allenatori, ho sempre recepito qualcosa in più“.
Hai difficoltà a seguire le indicazioni del mister?
“Anche se magari non capisco qualche parola non c’è problema visto che il calcio è un linguaggio universale“.
Prime impressioni sull’ambiente?
“Sono stato accolto da una caldissima simpatia da parte di tutto l’ambiente. La sensazione si è rinnovata l’altra sera quando sono entrato, perché ho sentito che il pubblico mi ha sostenuto. Spero che la squadra possa ottenere buoni risultati“.
Fisicamente puoi reggere già i 90 minuti?
“Assolutamente sì, ero già arrivato allenato. Spero che l’allenatore quando lo riterrà opportuno possa farmi giocare per una partita intera“.
Hai qualche particolare ricordo della tua esperienza in Portogallo?
“Il club in cui sono cresciuto (Sporting Lisbona, ndr) è molto importante in Portogallo. Ho vinto anche qualche titolo ed è quello il mio obiettivo anche qui!”.
Conosci Olympia?
“Sì, è stata la mia vicina di stanza già dal primo giorno in cui ho messo piede a Formello (ride..)”
Ti piace Roma?
“Due anni fa ero già stato qui come turista per una settimana nel periodo di Natale. Ho visitato più cose possibili e ho sperimentato la cucina italiana che mi è piaciuto moltissimo. Pasta, pizza e tutto il resto“.
Sai cosa è il derby?
“Certamente. Li ho visti da lontano e credo che da vicino sarà tutta un’altra cosa. Qualcosa che sono curioso di vivere“.
Perché hai scelto il numero 17?
“Non un motivo in particolare. In Portogallo questo numero viene usato dalle ali“.
Che genere di musica preferisci?
“Il rock“.
Cosa pensi di due ex biancocelesti portoghesi come Sergio Conceiçao e Couto?
“Sono due grandissimi giocatori che hanno fatto la storia della Lazio e della nostra Nazionale“.
Con chi hai legato di più?
“Ovviamente con quelli che parlano la mia stessa lingua o simile perlomeno. Quindi con chi parla spagnolo, portoghese e inglese”.
Stai imparando l’italiano?
“Sì assolutamente. Cercherò di imparare l’italiano al più presto possibile perché avere la capacità di comunicare è fondamentale per una migliore immersione nell’ambiente“.
Quando giocavi in Portogallo guardavi con invidia l’aquila del Benfica?
“No, sicuramente molto impressionante vederla volare. Oggi vola dalla mia parte“.
Chi è il tuo idolo?
“Ce ne sono tanti, ma se devo sceglierne uno, anche se non gioco nella sua stessa posizione, dico Luis Figo“.
Come mai hai segnato pochi gol in carriera?
“Gioco per la squadra, mi piace anche fare passaggi“.
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