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Baroni in conferenza: “Guendouzi può fare il trequartista, non manca niente”

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BARONI CONFERENZA LAZIO TRIESTINA – Al termine di Lazio – Triestina 1-1, l’allenatore biancoceleste Marco Baroni ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza nella sala stampa dello stadio Zandegiacomo.

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Le parole di Baroni in conferenza post Lazio Triestina

Queste le parole di Marco Baroni dopo Lazio – Triestina: “Ringrazio tutta la squadra, ho trovato una partecipazione e una disponibilità non scontata. È un gruppo di ragazzi unito, con grande cultura del lavoro che per noi è fondamentale. Abbiamo lavorato duro. Per andare forte bisogna allenarsi forte. Anche alcune problematiche che abbiamo avuto sono stati in linea con i carichi di lavoro duri. L’obiettivo di questa partita era quello di non avere infortuni”.

Sul mercato

“Ci saranno da fare delle uscite. La società sa benissimo cosa dobbiamo fare, ma questo gruppo sta lavorando bene. Stiamo cercando di partire da una mobilità offensiva, anche dei centrocampisti”.

Su Guendouzi trequartista

“Queste rotazioni che stiamo ricercando sono congeniali per i nostri interpreti. Guendouzi può fare il trequartista, come Castrovilli e Dele-Bashiru. Andremo a lavorare nell’impianto a quattro. I vertici daranno beneficio alla costruzione offensiva”.

Sul capitano

“Qui ci sono tanti capitani, questo è un aspetto importante. Questa scelta la comunicherò prima alla squadra nelle prossime settimane”.

Sul centravanti

“Noslin e Castellanos dobbiamo servirli meglio, anche nella profondità. Ci arriveremo a farlo. Sono due giocatori che mi piacciono perché si muovono e hanno capacità di tiro. Dobbiamo lavorare tanto sull’attacco della porta”.

Sulla costruzione offensiva

“Queste gare fanno poco testo. Sono stati due test impegnativi, hanno giocato un calcio solido e duro. La qualità serve sempre alla squadra, ma dobbiamo trovarla anche noi. Dopo lo sviluppo c’è la zona di rifinitura dove possiamo migliorare tanto, abbiamo la qualità per farlo. Noslin per esempio si muove molto. Credo molto nella mobilità offensiva, anche fuori posizione. Questo ci può essere d’aiuto soprattutto contro difese chiuse”.

Sugli acquisti

“Abbiamo preso dei giocatori che ci servivano, ragazzi giovani e interessanti. Dobbiamo essere più veloci a farli integrare. Con la società sono costantemente in contatto. Abbiamo fatto la prima fase, ora si alzerà anche il livello delle partite e poi andremo a vedere. C’è ancora tanto tempo in questa sessione di mercato. Ora ho un organico su cui lavorare, se ci sarà la possibilità e le occasioni staremo attenti. Sui nuovi sono contento. Hanno trovato un gruppo di lavoro veramente di altissimo livello, ed è positivo. Quando hai e vedi dei compagni che sono inquadrati, che hanno la cultura del lavoro, anche loro trovano un terreno diverso. Sono fiducioso della loro integrazione”.

Su Isaksen

“Sono contento anche molto di Isaksen, che per me è importante e credo che quest’anno potrà essere la sua stagione. Serve sempre del tempo per capire il calcio e integrarsi, per entrare nella nostra cultura di lavoro. Mette tanta attenzione e ha grandi margini di miglioramento”.

Su Castrovilli

“Noi stiamo cercando di lavorare sulla mobilità da parte dei centrocampisti. Gaetano ha corsa, qualità e tiro. Ci può dare una grande mano. Tutti si devono adoperare, lui può avere libertà di movimento quando abbiamo la palla”.

Sulla difesa

“Non manca niente. È una difesa forte. Guardo sempre avanti, non torno indietro. Oggi il gol è stato casuale, ma ci dovremmo lavorare. C’è sempre molto da lavorare”.

Sull’accoglienza dei tifosi

“Bella accoglienza. Devo ringraziare i tifosi. Ho sentito tanto affetto da questo punto di vista. Hanno visto gente che lavora. Partiamo da lì, dall’attaccamtento alla maglia che noi vogliamo. I primi a muovere questo dobbiamo essere noi nel loro lavoro”.

Su Rovella

“È senza dubbio un giocatore al centro del progetto. Ho parlato con lui, ma erano impressioni anche dal punto di vista fisico. Il calciatore non è solo nelle gambe, è anche nella testa e nel petto. Il lavoro nostro è questo”.

Sul modulo

“Il centrocampo avrà delle variabili. Poi il modulo dipende da come devi attaccare l’avversario. Bisogna rompere la staticità, penso che ci sia grande possibilità nella mobilità dei giocatori. È chiaro che dobbiamo mantenere la compattezza, le distanze. Ma noi abbiamo le idee chiare e lavoreremo su questo”.

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