CALCIOSCOMMESSE
CALCIOSCOMMESSE. A Cremona sotto tiro dirigenti e tecnici di A
LA GAZZETTA DELLO SPORT – RASSEGNA STAMPA – (F. Ceniti) – Nuovi indagati, una rogatoria in via di traduzione, un maxi incidente probatorio su oltre 200 telefoni e computer, i contatti tra dirigenti e tecnici di A col Mister X (sono due in realtà) riconosciuto da Gegic, l’esame approfondito dei tabulati per inchiodare chi è già indagato. E’ questo l’atto finale dell’inchiesta di Cremona, iniziata nel giugno 2011. L’offensiva è ‘svelata’ dal pm Di Martino nella richiesta di proroga delle indagini inviata nei giorni scorsi a 44 indagati (tra cui Signori, Doni, Bellavista, Bettarini). Sono però le motivazioni a far notizia. Punto primo: “Si indaga – si legge nel documento – sulla manipolazione di almeno 40 partite. Gli indagati sono oltre 150. Le indagini sono in corso: si sta svolgendo la traduzione di una rogatoria ungherese che dovrà essere integrata con la richiesta di nuove attività. Ed è in corso anche una rogatoria in Svizzera“. Questi atti serviranno a spiegare cosa è accaduto in Lazio-Genoa 4-2 e Lecce-Lazio 2-4: i magistrati sono sicuri che zingari e ungheresi (per la seconda partita) alterarono i risultati grazie ad alcuni giocatori corrotti, compreso Mauri (capitano della Lazio) e Omar Milanetto (Genoa). Punto secondo: gli inquirenti analizzeranno “circa 200 apparecchiature informatiche nella disponibilità degli indagati” ed effettueranno “accertamenti fondamentali sui tabulati“ per avere ulteriori prove e chiudere il cerchio sulle accuse di frode sportiva e associazione per delinquere. Ma il brutto deve ancora venire. Punto terzo: “Sono avvenute di recente – scrive Di Martino – nuove iscrizioni. E’ ancora in corso di identificazione un personaggio che teneva i contatti tra il sodalizio e dirigenti e tecnici delle squadre di A e che pretendeva per le sue prestazioni somme dell’ordine delle centinaia di migliaia di euro a partita“. Il personaggio è Mister X ormai individuato dal servizio centrale operativo (Sco) della Polizia. Così come è stato rintracciato il secondo Mister X suo complice. Personaggi svelati da Erodiani e Gegic (in una intervista alla Gazzetta) che avevano contatti con giocatori, dirigenti e presidenti (una novità importante) di mezza Serie A. Erano loro, secondo gli investigatori, a dare “informazioni sicure” sugli Over che Mister X rivendeva per 600 mila euro. In cambio del favore l’uomo (gli uomini) che “sussurrava tarocchi” in un hotel di Milano piazzava le scommesse (proibite ai tesserati). Ecco perché i contatti sarebbero stati frenetici, specie a ridosso delle partite, e avrebbero lasciato tracce nei tabulati telefonici. L’elenco dei sospettati è già in mano alla Procura: per il ‘botto’ finale non bisognerà attendere a lungo. Intanto da ieri è nel carcere di Cremona anche lo sloveno Admir Sulic. Lo ‘zingaro’ si è consegnato allo Sco proveniente da Singapore. Sarà interrogato lunedì dal gip Salvini. Potrebbe dare indicazioni utili sulle combine, ma soprattutto spiegare le mosse del ‘boss dei boss’: Tan Seet Eng detto Dan, ancora latitante e ritenuto il capo dei finanziatori dell’intero sistema scommesse.
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