MOVIOLA
Il caos arbitrale dopo Juventus Lazio: analisi di una bufera
MOVIOLA JUVENTUS LAZIO – Chissà se Gianluca Rocchi interverrà, come auspicato da Angelo Fabiani. O magari, più semplicemente, spiegherà il perché di alcune decisioni prese dalla sestina arbitrale in Juventus – Lazio. Perché gli episodi ci sono sempre stati, e ci saranno sempre. Ma necessitano di motivazioni. Altrimenti si rischia di lasciare troppo campo alle polemiche.
La moviola di Juventus Lazio scatena il caos
I casi che la società biancoceleste ha voluto portare sotto la lente d’ingrandimento dell’opinione pubblica sono due. Uno prima e l’altro dopo l’autogol di Mario Gila. «Douglas Luiz ha dato un pugno a Patric, ma il Var non è intervenuto» ha commentato a Sky il diesse della Lazio. Ed è sempre il centrocampista brasiliano, qualche minuto dopo, a rendersi protagonista di una pericolosa entrata su Nicolò Rovella. «Ha il piede a martello. Ma, anche in questo caso, si è lasciato correre», ha continuato a evidenziare Fabiani.
Le moviole, pane per i denti di tifosi accalorati, stanno nel mezzo. Luca Marelli, ex fischietto ed esperto di Dazn, ha parlato di «mancato cartellino rosso» al centrocampista brasiliano nel primo episodio. Mentre definisce «corretta» la decisione di Sacchi di estrarre solo il giallo per il fallo su Rovella, perché «il piede di Douglas Luiz scivola sulla gamba del biancoceleste, e non è un colpo secco alla caviglia». Il Corriere dello Sport parla di «colpo a Patric» e di «espulsione che poteva starci». La Gazzetta Sportiva, invece, si limita a sottolineare il rischio corso dallo juventino, ma boccia l’arbitro: «Lontano dall’azione». Ma non solo. Perché per strada sono rimaste sanzioni di troppo. Al di là dei casi più eclatanti della partita, la gestione non è stata delle migliori. E, soprattutto, serve chiarezza sugli ormai noti step-on-foot: le decisioni ibride, metà e metà, non aiutano e servono un assist alle reazioni, più o meno pacate, del post-partita.
L’intervento del ds Fabiani
Fabiani, questa volta, ha scelto di entrare a gamba tesa. Sempre a Sky, evidentemente contrariato dalla direzione di gara, ha parlato di «male per il calcio, non per la Lazio». Se «questo è il Var – ha aggiunto – facciamo una class action per abolirlo. Nella stagione in corso sta facendo solo danni». Lo sfogo del dirigente biancoceleste, infatti, ha un obiettivo preciso: la moviola in campo. Non l’arbitro Sacchi: «Non c’entra nulla in queste circostanze. Se la sala Var a Firenze ha valutato che Tavares pesta la caviglia di Dodò e concede rigore, perché contro la Juventus non ha chiamato Sacchi?». Rocchi «deve intervenire. Se io sbaglio una campagna acquisti, il presidente mi manda via – ha concluso –. I signori che siedono a Lissone, e decidono, vanno fermati. Si prendessero due mesi».
Daniele Izzo
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