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In trasferta vige la preoccupante “regola del tre”…

NUMERI E CURIOSITA’. Gli ultimi confronti esterni della compagine di Petkovic hanno messo in mostra una spiacevole ‘coincidenza’…

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MILAN-LAZIO Pazzini e Boateng

NUMERI E CURIOSITA’ – C’era una volta il bunker biancoleste, una corazzata che faceva della solidità difensiva una delle sue armi migliori e che rappresentava la logica conseguenza di quel dominio sull’avversario che Vladimir Petkovic imponeva ai propri giocatori. Impostazione tattica che dava i suoi frutti sia in casa che in trasferta, dove Biava e compagni risultavano essere una retroguardia difficilmente superabile. C’era, perchè ora di quel punto di forza della Lazio sembrano essersi perse le tracce…

 LA “REGOLA DEL TRE”3 febbraio 2013: questa può considerarsi la data del declino biancoceleste. Fino ad allora gli uomini di Petkovic potevano vantare una delle migliori difese esterne del campionato con sole 11 reti subite in altrettante gare lontane dall’Olimpico. Ma la gara contro il Genoa ha segnato in qualche modo un solco nella stagione biancoceleste: è dalla partita contro i Grifoni che la Lazio subisce sempre lo stesso numero di reti ogni qualvolta si allontana dalla casa-madre, ossia tre. E’ successo appunto contro i rossoblu, dove i capitolini dovettero piegarsi al gol di Rigoni al minuto 94 dopo aver centrato un emozionante rimonta dal 2-0 al 2-2. La storia si è ripetuta poi anche contro il Siena, dove si è “ammirata” una delle Lazio più brutte della stagione corrente, ed infine nell’ultimo match contro il Milan, dove ci sarebbe molto da dire ma alla fine dei gioco la casella dei gol subiti mostrava inesorabilmente sempre la stessa cifra. Una fredda e dura statistica che certifica l’involuzione difensiva della truppa di mister Petkovic e che mette in apprensione tutti i tifosi della Lazio: da qui alla fine del campionato mancano ancora 6 trasferte, compreso il derby del 7 aprile, se si vuole centrare la tanto agognata qualificazione in Champions League c’è bisogno di una repetina inversione di tendenza.

 REGOLA CHE TROVA CONFERMA ANCHE FUORI DAI CONFINI NOSTRANI – Ora il calendario dice che per la Lazio è tempo di Europa League: giovedì si vola a Stoccarda per la gara di andata degli ottavi di finale, partita nella quale la Lazio si gioca buona parte della sua stagione. Ma se i tifosi biancocelesti pensano di potersi rilassare in vista del prossimo match convinti che questa sgiagurata “legge non abbia valore una volta varcati i confini nazionali devono purtroppo ricredersi: il 14 febbraio, data dell’ultima trasferta internazionale, la Lazio è scesa sul terreno del Borussia Park di Monchengladbach e, neanche a dirlo, indovinate quante volte Marchetti si è dovuto inchinare per raccogliere il pallone in fondo alla sua rete? Tre. Fortunatamente quella gara ha rappresentato anche l’ultima trasferta nella quale i biancocelesti sono usciti indenni dal fortino nemico. L’unico motivo di consolazione resta proprio questa imbattibilità in campo europeo, un vanto che deve rimanere intatto anche e soprattutto dopo il triplice fischio di giovedì sera.

D.G.

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