ESCLUSIVA LN. Avv. Pessi ricorda il pres. Longo: “Una persona piena di ottimismo e un professionista esemplare”

(Getty Images)

ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU – Stasera Lazio e Stoccarda si affronteranno in uno stadio Olimpico vuoto, quasi a simboleggiare quel vuoto che è nel cuore dei tifosi da ormai quattro anni, da quando Ugo Longo ci ha lasciati. Storico presidente della Lazio, ha legato in maniera praticamente indissolubile il suo nome a quello del club: tante battaglie, tante preoccupazioni vissute sicuramente nel momento più negativo della storia biancoceleste. Lotte nelle quali il presidente Longo ha sempre fatto affidamento alla sua arma pecualire: il sorriso, il pensare sempre positivo. E alla fine l’ha avuta vinta: “Era una persona dolcissima, sempre disponibile con tutti e piena di ottimismo. Ma anche un professionista esemplare che ha gestito una delle fasi piu’ difficili della società”. Questo il sincero ricordo dell’prof. Roberto Pessi, avvocato esperto di Diritto del Lavoro ma all’epoca autentico braccio destro di Ugo Longo assieme al direttore generale Luca Baraldi, contattato in esclusiva da Lazionews.eu.

La sua figura sorridente rimarrà inscritta nella storia del club non solo per l’impresa di aver salvato la Lazio dal fallimento o per la conquistata di quella coppa Italia, ma anche e soprattutto per essere riuscito ad infrangere quota 40mila abbonati, traguardo mai raggiunto neanche duranti i fasti dell’era Cragnotti, grazie alla sua semplicità e quel modo positivo di porsi sempre con chiunque. Che ricordi ha di quell’impresa?
“Fu un traguardo straordinario. Credo che il risultato fu dovuto anche all’affetto ed alla gratitudine dei tifosi per aver evitato la fine della societa’, che nella prima fase sembrava pressoche’ certa. Fece anche da traino l’iniziativa per Lazio-Brescia che ci consenti’ di portare le famiglie allo stadio. Portammo piu’ di 70000 tifosi all’Olimpico; ricordo commosso il nostro giro di campo”.

A tal proposito, crede che l’attuale presidente Claudio Lotito debba trarre ispirazione dal suo precedessore nel modo di relazionarsi ai tifosi?
“Sono tempi e contesti diversi; ed anche personalita’ con diverse con notazioni caratteriali. Indubbiamenta Longo sapeva farsi amare dai tifosi. Mi sembra comunque che anche i rapporti di Lotito con i tifosi siano molto migliorati”.

Ugo Longo ha sempre dimostrato un grande attaccamento alla maglia e al club laziale: non ultima la battaglia del 2006 quando scoppiò il processo ‘Calciopoli’. Nonostante non fosse più presidente, scese in campo in prima linea per difendere la “sua” Lazio…
“Era un generoso ed un ottimo penalista. Diede come sempre un aiuto importante”.

In conclusione, ha degli aneddoti su di lui che vuole raccontarci?
“Gli aneddoti sono tanti. Forse quel lo piu’ significativo avvenne la sera del salvataggio quando Capitalia ci garanti’ la copertura dell’aumento di capitale per evitare il fallimento. Eravamo in attesa spasmodica; la garanzia arrivo’ alle 22,20. In quelle ore Ugo ci intrantenne con tanti racconti della sua vita professionale. Ci diede insomma calma e fiducia. Alla fine tutto ando’ bene; festeggiammo con un abbraccio. Insomma un amico per me; una grande persona per tutti di cui ogni giorno si avverte la mancanza”.

D.G.

N.B. L’anedotto riguarda la famosa giornata trascorsa all’interno della sede di via Borgnona quando i dirigenti, e i tifosi della Lazio (circa 200, ndr) in attesa fuori dall’edificio, aspettavamo con trepidazione l’arrivo del fax da Capitalia. Giornata che si concluse con l’urlo festante dello stesso avv.Pessi che si affacciò e gridò al popolo biancoceleste: “E’ fatta, la Lazio è salva”.