NOTIZIE
IL CORRIERE DELLO SPORT. Reja: «Io non ce l’ho con Zarate, è lui che vuole andarsene»
Uno stralcio dell’articolo de Il Corriere dello Sport. Il tecnico biancoceleste si sfoga in conferenza stampa…
IL CORRIERE DELLO SPORT. Reja: «Io non ce l’ho con Zarate, è lui che vuole andarsene»
Uno stralcio dell’articolo de Il Corriere dello Sport. Il tecnico biancoceleste si sfoga in conferenza stampa…
FORMELLO – Non ce l’ha portato nessuno a parlare di Zarate, c’è andato quasi da solo e non si è più fermato, invece di liquidare l’argomento in fretta. Uno sfogo durato 18 minuti in una conferenza convocata a sorpresa due giorni prima della partita (inutile) di ritorno a Skopje in Europa League. […] Ha vuotato il sacco e spiegato tutto quello che pensa sull’argentino e che per tanta gente è ancora scomodo sentire. Contano qualità, rendimento e testa. Reja non discute il talento di Mauro, ma le altre due componenti sì. Certo è strano che, lodando l’operato del club, si sia espresso con toni tanto forti a otto giorni dalla chiusura del mercato, quasi imitando il suo predecessore Ballardini, rispetto a cui sinora può vantare una profonda differenza: non s’è mai fatto mettere i piedi in testa dalla società, la stessa che mercoledì scorso ha saputo prima di lui delle intenzioni di Maurito e lo ha autorizzato a tornare a casa. Edy ha coperto tutto e tutti, parole sue, ora si è stancato di farlo e porterà avanti la Lazio con meno diplomazia perché è giusto che il popolo biancoceleste, parole sue, sappia. Può darsi sia anche la strada giusta verso il successo, a patto che Lotito e Tare restino al suo fianco. Sui tempi e sui modi della sparata, qualche dubbio resta.
Buongiorno mister Reja. Considerando il 6-0 dell’andata, per una volta può dare in anticipo la formazione?
«Scaloni e Zauri giocheranno terzini. Penso a una staffetta tra Dias e Biava, Diakitè sarà l’altro centrale. In mezzo giocheranno Cana e Matuzalem, poi vedremo se subentrerà Ledesma. In attacco Kozak e Rocchi. Sulle fasce Lulic, vediamo da che parte, e uno tra Hernanes e Mauri. Tra i giovani porterò Ceccarelli e forse Zampa».
In porta?
«Bizzarri, perché Marchetti con la Primavera del Cagliari ha preso un cartellino rosso e deve ancora scontare la squalifica, non potrò utilizzarlo con il Chievo. […]
La domanda è sempre la stessa: Zarate?
«Sapete com’è andata la scorsa settimana. Zarate era nella lista dei convocati. S’è tirato fuori lui, non ha risposto alla convocazione e se n’è andato. Io non me ne sono accorto, sono andato a cena, non l’ho visto e ho detto “dov’è Zarate?”. Mi ha risposto Rocchi: “Non c’è, mister”. Più tardi mi è arrivata una telefonata serale in cui si diceva: “Vediamo domani”. Ma il giorno dopo Mauro s’è tirato fuori, credo non volesse pregiudicare l’opportunità di giocare in Europa nel caso di un eventuale trasferimento».
Zarate le ha chiesto scusa?
«Sì, ci ho parlato, ci siamo chiariti. Mi pare che la sua volontà sia quella di andare via. Se c’è un’opportunità di un trasferimento, preferirebbe andare. Questo mi ha fatto capire».
Zarate andrà via?
«Questo è un discorso che riguarda la società. Io ho una rosa di giocatori e devo scegliere quelli che ritengo adeguati. Mi dispiace, però, sentir dire che ce l’ho con Zarate. Non è vero, non ce l’ho con nessuno, tratto tutti i miei giocatori allo stesso modo. Non è la prima volta che con Mauro succedono queste cose. Eppure si è sempre detto che non lo facevo giocare. Guardavo il minutaggio in campionato della passata stagione: tolti Muslera, Biava e Dias, Zarate è stato quello che ho tenuto di più in campo. Come Ledesma. Mi dà fastidio sentir dire che ce l’ho con lui. E poi mi tocca sentire le dichiarazioni di suo fratello, che mi fanno solo ridere. Perché dovrei replicargli? Io neppure lo conosco. So che il procuratore di Mauro è Giuseppe Bozzo, che non ha mai detto una parola fuori posto. Non ho mai detto una parola su di lui e non so da dove tiriate fuori il discorso che ce l’ho con Zarate. Questo mi fa incazzare».
E se Zarate restasse, dal primo settembre come farà a gestirlo? Non sarebbe il caso di recuperarlo?
«Se rimanesse non ci sarebbe alcun problema, è un valore aggiunto, un giocatore di grande qualità. E’ chiaro che deve rivedere alcuni suoi atteggiamenti. È coniugato felicemente, tra poco diventerà padre e deve per forza prendersi delle responsabilità. Ha 23-24 anni e questo è il periodo giusto per la maturazione. Zarate è nelle condizioni di poter migliorare. [….]
Da qui come si riparte?
«Il problema è anche un altro. Sono qui da due anni e si parla ogni giorno di Zarate. Poi ognuno fa le sue valutazioni. Io dico che per un calciatore contano tre componenti: qualità, costanza di rendimento e testa. Le qualità di Mauro non le ho mai discusse, ma occorre migliorare le altre due componenti durante tutta la settimana perché io sono molto attento a quello che accade nel rettangolo di gioco e anche fuori nei comportamenti. Lui è giovane e ha tutte le possibilità per migliorare. Deve pensare a migliorarsi in questi aspetti, che resti o che vada via. Mi dispiace perché a volte sento cose non vere, l’anno scorso ha giocato in tutte e tre le posizioni dell’attacco e gran parte delle partite le ha fatte da punta centrale così come faceva anche con Rossi, quando faceva coppia con Pandev.[…]
Si può fare un paragone con Lavezzi?
«E’ la stessa identica cosa. Il primo giorno che l’ho visto a Napoli, Lavezzi si era presentato con 85 chili. Gli dissi subito che così non funzionava e lui nel giro di un paio di mesi rientrò nel peso forma. Sino a venti giorni fa Mauro pesava 81,7 chili e così si era presentato anche ad Auronzo. Klose pesa 81,5. Devo tenere in considerazione anche questi aspetti o no? Io sono sempre stato sincero e bisogna anche che il popolo laziale sappia esattamente come vanno le cose. Ho sempre fatto da copertura a tutto e tutti, ma adesso mi sono stancato. L’unico che viene sempre criticato sono io e non va bene. Ora bisogna tirare una riga. E poi la Lazio ha operato in una maniera straordinaria per quanto riguarda il mercato, speriamo che i risultati ci confortino perché è sul campo che si vedono i veri valori. Noi siamo riusciti grazie agli sforzi della società a mettere qualche cosa in più rispetto allo scorso anno. […]Per quanto riguarda Zarate si discute su una cosa che non esiste, si cercano situazioni di disagio che non esistono. Sento sempre la frase “chissà se saprà gestire questi giocatori?”, ma io sono nel calcio da 50 anni, ho gestito giocatori di tutte le razze. Ma che discorsi sono questi?».
Quale sarebbe il peso forma ideale di Zarate?
«Intorno ai 75-76 chili».
Si può ancora recuperare?
«Ho provato a comportarmi con lui in tutte le maniere. Più di stimolarlo, più di criticarlo non posso fare. Sono le stesse che faccio anche con gli altri, con Hernanes ad esempio, solo che quando riprendo lui e magari sbuffo perché sta dall’altra parte del campo e non mi sente, sembra sempre che ce l’abbia con Zarate. Io sono fatto così, parlo sempre apertamente. Quello che sento lo dico. Ieri sera ho visto la partita del Napoli con il Barcellona. Ci sono due componenti nel calcio, quando hai la palla e quando non ce l’hai. Quando non ce l’hai devi metterti in condizione di poter recuperare la palla. Io desidero solo che uno si metta davanti al difensore in possesso di palla, ma non dirò mai a Zarate, a Klose o a Cissè di rientrare fino a centrocampo. Poi è ovvio che se c’è bisogno di portare un risultato in porto si può chiedere un sacrificio».
Se Zarate dovesse andar via, e non sembra che Reja si opponga, la Lazio farà altri movimenti in entrata?
«Perché dite che non mi oppongo, non va bene impostare così la questione ».
Se Reja si opponesse alla cessione di Zarate? Di solito acquisti e cessioni vengono concordate da società e tecnico. Oppure non è così?
«Queste sono strategie societarie. Io parlo e mi riferisco solo al discorso tecnico, ho dato le indicazioni su cosa potesse servire per rinforzare la squadra. Parlo di caratteristiche dei giocatori, la società mi mette a disposizione una rosa, non mi occupo delle cessioni».
Se Zarate andasse via, la Lazio farebbe un altro colpo?
«No. Non abbiamo in programma nessun tipo di entrata. Soprattutto in fase offensiva perché abbiamo otto attaccanti. Se Zarate dovesse restare sarei felice perché può offrire una soluzione in più in attacco e sulle corsie esterne per il suo tipo di gioco. In alcune partite potrei anche pensare di giocare con tre attaccanti. Magari Zarate, Klose e Cissè. […]Un 4-3-3 chiedendo a Mauri o Hernanes di rientrare, ma l’assenza di Maurito non mi ha permesso di provare».
-
ACCADDE OGGI2 giorni fa
Accadde oggi, 23 novembre: la Lazio supera il Perugia all’ultimo respiro
-
CRONACHE5 ore fa
Serie A, la Lazio mette la quinta: Bologna tramortito 3-0
-
ACCADDE OGGI3 giorni fa
Accadde oggi, 22 novembre: l’eroe Gazza torna a casa
-
NOTIZIE9 ore fa
Serie A, le probabili formazioni di Lazio Bologna