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INZAGHI non si accontenta: “Il mio sogno è diventare un tecnico professionista”
Il tecnico degli Allievi Nazionali si sofferma sul periodo che sta passando…
NOTIZIE SS LAZIO- Il tecnico degli Allievi Nazionali Simone Inzaghi è molto soddisfatto del cammino dei suoi ragazzi che hanno conquistato la finale del Toreno Arco di Trento. Competizione paragonabile al Torneo di Viareggio, che riguarda però solo gli Allevi. Alle 15 di oggi si disputerà la finale contro il Verona e anche con il supporto di Tounkarà, prestato per l’occasione dalla Primavera, si cercherà di conquistare la 41esima edizione di questo torneo. Di seguito le dichiarazioni del tecnico biancoceleste rilasciate al Messaggero:
Dopo aver eliminato il Milan, allenato da suo fratello Pippo.
“È stata una situazione strana, stare in giacca e cravatta a pochi metri di distanza. Da calciatori ci siamo affrontati diverse volte, da tecnici non era capitato, ci ritroveremo nelle finali nazionali di Chianciano, a giugno”.
Cosa le ha detto a fine incontro?
“Ha elogiato la forza e la compattezza della squadra, sottolineando la grinta che ho trasmesso ai ragazzi”.
Quella che non sempre aveva lei quando giocava.
“Da allenatore si capiscono e s’imparano tante cose. Oggi, quando lavoro, sono pignolo e curo molto quei particolari che prima mi sfuggivano ma che spesso sono determinanti”.
Al terzo anno in panchina: come procede la crescita?
“Sono grato al presidente Lotito e al ds Tare, che mi hanno dato la possibilità di cominciare la carriera, i risultati sono positivi e io sono animato da grande entusiasmo”.
Qual è il traguardo che si è prefissato?
“Diventare un tecnico professionista, consapevole che il traguardo va conquistato a piccoli passi, maturando esperienze anche tra i giovani”.
Adesso quale patentino possiede?
“Quello di seconda categoria?”
E quando frequenterà il Master?
“Sono iscritto, entro l’anno spero di conseguirlo”.
Contro lo Stoccarda Kozak ha sfiorato il suo record.
“Libor è un ragazzo serio e bravo, uno di quei calciatori che ogni tecnico vorrebbe avere. Gli auguro di batterlo, perché vorrebbe dire che la Lazio arriverà lontano”.
Cosa ricorda dell’incredibile poker rifilato al Marsiglia?
“Realizzare quattro reti in una gara di Champions succede molto di rado. Una serata magica, che porterò sempre nel cuore”.
A proposito, la Lazio non segna in campionato da 325 minuti.
“Sono periodi che ogni tanto possono capitare. Però, a livello di organico, la squadra è attrezzata e competitiva. I problemi sono arrivati dagli infortuni e dai tanti incontri”.
Quanto pesa la mancanza di Klose?
“Molto, perché Miroslav è tra i più forti attaccanti al mondo. Fa gol, si mette a disposizione, è un trascinatore. Appena rientrerà, la Lazio tornerà a volare”.
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