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IL CORRIERE DELLO SPORT. Lulic: «Lazio, arrivo di corsa»
Uno stralcio dell’articolo de Il Corriere dello Sport sul giovane giocatore bosniaco, uno degli obiettivi di mercato dei biancocelesti…
IL CORRIERE DELLO SPORT. Lulic: «Lazio, arrivo di corsa»
Uno stralcio dell’articolo de Il Corriere dello Sport sul giovane giocatore bosniaco, uno degli obiettivi di mercato dei biancocelesti…
(foto Getty Images)
Lulic, il suo futuro è la Lazio. «E’ un sogno, parlo continuamente con il mio manager, so che è in contatto con la Lazio e con lo Young Boys, c’è una trattativa, sono giorni importanti, speriamo che l’operazione si chiuda presto, attendo notizie anche io». C’è una maglia biancoceleste, è pronta per lei. «Sarebbe davvero bello! Sto seguendo il campionato italiano, speriamo che la Lazio vinca contro il Lecce e riesca ad andare in Champions League, seguirò dalla Svizzera». Lulic in serie A, con la Lazio, che effetto fa? «Qualsiasi calciatore che sta in Svizzera sogna un giorno di poter giocare nei campionati top five europei, la serie A è un torneo grandioso, farne parte mi renderebbe orgoglioso». […]
Avete caratteristiche simili, siete offensivi e segnate spesso. «In generale non mi piacciono i paragoni, preferisco far parlare il campo. Kolarov si è fatto conoscere, è stato bravo, io ancora devo iniziare». Ha paura dell’impatto con la serie A? «Paura? Assolutamente no, ho voglia di giocare in Italia, mi sento pronto, ma ho un contratto di due anni con lo Young Boys, dobbiamo giocare altre due partite ». Il diesse Tare l’ha vista giocare a marzo in Bosnia-Romania, ha parlato con lui? «Non ci ho parlato, dopo qualche giorno il procuratore mi ha detto per la prima volta che la Lazio si stava interessando e che Tare era allo stadio». [….]
Cosa pensa dell’Italia? «Ho conosciuto lo stile di vita, la gente era sempre calda, gentile, ho tanti ricordi, era come fossi in vacanza, mi trovavo benissimo». S’immagina già a Roma? «Roma non la conosco, sembrerà strano ma non ci sono mai stato, spero di vederla presto».
Ci racconti la sua storia… «Sono nato in Bosnia, a Mostar, è una piccola città, lì ho iniziato a giocare a calcio, con gli amici ci divertivamo nei campetti, poi a 12 anni io e la mia famiglia ci siamo trasferiti in Svizzera, è successo dopo la guerra». […]
E’ nazionale bosniaco, ma con passaporto svizzero. «Sono 13 anni che vivo in Svizzera, ho preso il passaporto a gennaio». Senad Lulic che giocatore è? «Ho sempre giocato sulla fascia sinistra, sin da piccolo, mi piace correre e attaccare. Tutti dicono che sono mancino, in realtà sono un destro naturale e ho giocato anche a destra, non ho problemi nel giocare su entrambe le fasce, non cambia nulla per me».
Ha il vizietto del gol… «Mi piace attaccare gli spazi, sono più offensivo ma in Nazionale gioco come terzino nel 4-2-3-1. Nello Young Boys sono esterno di fascia sinistra, le decisioni spettano all’allenatore, dietro o avanti è lo stesso». Ha colpito 9 volte tra campionato, Europa League e preliminari di Champions, mica poco… «Mi piace segnare, cercare il gol su azione o su palla inattiva, mi piace accentrarmi, calcio di destro e sinistro. Fare gol è una bellissima sensazione, quando posso cerco di sfruttare il mio tiro. Ho segnato 9 reti, ma non si tratta del mio record. Il primato risale ai tempi del Bellinzona, ne feci 12 però si giocava in B». […]
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