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TARE:”La cessione di Zarate è stata una sua volontà. Noi abbiamo preso la decisione per il bene della Lazio”
A Formello è andata in scena la conferenza stampa del ds Tare, che è tornato sulla cessione di Mauro Zarate…
A Formello è andata in scena la conferenza stampa del ds Tare, che è tornato sulla cessione di Mauro Zarate…
(foto Getty Images)
Nelle conferenza stampa di Formello Igli Tare è tornato a parlare, dopo neanche 24 ore, della cessione di Mauro Zarate: “La scelta di andare via è stata fatta anche da parte di Zarate. In questa sessione abbiamo acquistato Klose e Cisse. Potevamo prenderne uno solo, ma abbiamo deciso di prenderli entrambi, senza pensare comunque di cedere Zarate. Poi nel corso di questi due mesi sono emerse delle problematiche e abbiamo preso in considerazione la sua cessione, perchè il passato ci ha insegnato che è più produttivo non tenere in rosa giocatori che non sono convinti al 100% di restare. Noi non ci sentiamo sconfitti“.
Di certo questo non servirà basterà a placare l’insoddisfazione e la delusione dei tifosi biancocelesti:”Capisco i tifosi delusi. Dispiace anche a me, sono stato vicino a lui per 3 anni, ma nel mondo del calcio non c’è spazio per i sentimenti. Nella vita bisogna fare delle scelte, anche impopolari, per il bene della causa. Il tempo e il campo ci diranno se abbiamo preso la decisione giusta“. Quello che lascia perplessi sono state le modalità con le quali è maturato il divorzio con l’argentino: un prestito nell’ultimo giorno di mercato. “Il motivo della cessione di Zarate all’ultimo giorno è dovuto dal fatto che nessuna squadra si era presentata con un offerta concreta prima – questa la risposta del direttore sportivo, che si difende anche dall’accusa di aver svenduto Maurito -. E’ vero che Kolarov e Lichtsteiner sono andati in società importanti a cifre importanti. Ma non è vero che abbiamo dato via Mauro a prezzo scontato. Siamo in un momento del mercato in cui non è possibile ottenere la cifra che si vuole“.
Oggi l’argentino inizia la sua nuova avventura interista e il dirigente laziale vuole mandare i miglior auguri al ‘Pibe di Haedo’: “La nostra speranza è che lui possa tornare sui suoi livelli. Gli auguro tutto il bene possibile perchè è un bravissimo ragazzo.
Comuque voglio puntualizzare che nessuno componente o gruppo della rosa ha cercato di far “fuori” Zarate. Il suo rapporto con la squadra non è mai stato negativo. Ma la cosa fondamentale però è che ci sono delle regole da rispettare e che tutti devono osservare: non ci si può presentare in ritiro con 5-6 kg in più. Nella vita il talento non basta, bisogna essere anche molto umili e compiere molti sacrifici. Detto questo, sarei un idiota a non dire che Zarate è un grande campione: è un atleta esemplare, che si allena con dedizione e costanza. Ha grandi margini di miglioramento però deve ancora completare il suo processo di maturazione“.
Dopo la sua cessione molti tifosi, che consideravano ottimo il mercato portato avanti dalla società, hanno rivalutato tutto l’operato, considerando la squadra ridimensionata da questa cessione:”Il nostro obiettivo è quello di migliorare il piazzamento dello scorso anno. Gli acquisti che abbiamo fatto sono stati indirizzati ad accrescere le potenzialità e l’esperienza della rosa”. Poi si sofferma sui due punti interrogativi di questo ritiro: Abdoullay Konko che ha avuto poche occasioni di farsi notare per colpa di un infortunio e Senad Lulic, comprato come terzino sinistro, ma per il momento testato come ala destra: “Lulic è un terzino sinistro mentre Konko è un giocatore fondamentale, di grande livello, come testimoniano le sue esperienze al Siviglia“. Infine una battuta anche su Garrido e Pjanic, neo acquisto giallorosso, in passato accostato proprio alla Lazio: “Su Garrido è vero che l’anno scorso non ha confermato le attese che c’erano su di lui, ma è stato frenato fisicamente. Per quanto riguarda Pjanic confermo che non è mai stato un giocatore che abbiamo trattato“.
In conclusione, gli viene chiesto, ora che Zarate non c’è più, se saranno reso pubblico quel famoso “90% di cose non dette” da parte di Reja: “Il restante 90% bisogna chiedere a Reja, non voglio fare polemica. Sono venuto qui a chiarire la situazione mettondoci la faccia e voglio ribadire che quello che è stato fatto, è stata fatta per il bene della società“.
DANIELE GARGIULO
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