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Foggia racconta la verità su Zàrate: “Non è vero che i compagni lo volevano mandare via”

Il neo acquisto della Sampdoria parla del suo amico argentino…

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Foggia racconta la verità su Zàrate: “Non è vero che i compagni lo volevano mandare via”

Il neo acquisto della Sampdoria parla del suo amico argentino…

La scelta di cedere Zarate è stata della società e dell’allenatore. Mauro litigava con i compagni e non era ben visto dallo spogliatoio? Sono tutte cavolate. Tutti gli volevano bene, è un ragazzo serio e io avevo un ottimo rapporto col lui. La Lazio perde tanto con lui”. A parlare è Pasquale Foggia, che stamattina è intervenuto a Radio Manà Manà Sport. Il giocatore appena ceduto alla Sampdosia continua: “Il rapporto di Zarate con Reja? Se è già detto tutto anche se ora per il mister non è semplice. Si è fatto carico di una bella responsabilità, mandare via uno come Mauro non è stato semplice. Mister Reja è una brava persona esperta. Ho lasciato una Lazio molto forte anche se ha perso Floccari e Zarate. – continua Foggia – Spero che quest’anno raggiungano tutti gli obiettivi. Li ho visti e vissuti in ritiro. Klose è un giocatore vero, anche se per me il più forte di tutti rimane Rocchi. Davanti sono messi molto bene”.

Il rapporto tra Foggia e Maurito era davvero stretto, i due scherzavano e ridevano insieme: il neo sampdoriano racconta da dove nasce quest’amicizia: “Ad inizio della stagione 2008-2009, avevamo un patto, gli avrei fatto un regalo se avesse segnato 15 gol. Prima di Lazio-Sampdoria, finale di Coppa Italia, gliene mancavano due per raggiungere il traguardo ma l’ho preso da una parte e gli ho detto che gliel’avrei fatto lo stesso il regalo. Dopo la partita siamo andati a mangiare tutti insieme, avevo un orologio, me lo sono tolto e gliel’ho dato”, ha raccontato il giocatore napoletano.

Zàrate non è stato l’unico a essere stato ceduto nell’ultimo giorno utile; anche Pasquale Foggia ha lasciato la Lazio il 31 agosto e racconta così il suo trasferimento alla Sampdoria: “E’ nato tutto per caso, a due giorni, è una società importante volevo giocare ed ho detto subito detto sì. Non ho guardato né alla categoria, né ai soldi. Rimpianti? Spero di no, anche se lascio a Roma persone stupende e tifosi eccezionali. E’ stata una bella esperienza, ma a 28 anni non volevo smettere e dimostrare il mio valore. Cosa non è andato? Sono successe tante cose, da Ballardini in poi. Ho capito che non facevo più parte del progetto e sono andato via. Spero di far ricredere qualcuno. Il rapporto con i tifosi della Lazio? Mi sono stati sempre vicini, porterò sempre un grande ricordo”. “L’idea della Samp è quello di tornare subito in Serie A. – conclude Foggia – La piazza è importante, dobbiamo fare 10 mesi di sacrificio. Avevo possibilità di rimanere nella massima serie ma mi è piaciuto il progetto blucerchiato. Potevo tornare a giocare con Giampaolo col Cesena, ma poi l’idea è andata scemando. Non c’è stata una vera e propria trattativa”.

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