CALCIOMERCATO LAZIO
Ag. Zarate: “Quanti attacchi mediatici. Dinamo Kiev? La verità è un’altra”
Luis Ruzzi difende a spada tratta il suo assistito attaccando la Lazio….
NOTIZIE SS LAZIO – «Mauro ha commesso degli errori, come tutti, ma nessuno ha ricevuto mai un attacco mediatico in maniera così cattiva». Lo afferma Luis Ruzzi, agente di Zarate, a RadioSei. «Sono stato ad Auronzo di Cadore a luglio, poi ho fatto tutte le trasferte e mi sono sempre messo a disposizione della società. Nessuno si è mai incontrato con me o mi ha dato retta. Mauro poteva andare alla Dinamo Kiev, e i problemi non sono mai stati legati né a clausole rescissorie né a rifiuti del giocatore: con gli ucraini ho parlato sempre e solo io, nessun’altro, Tare e Lotito non hanno mai parlato con la Dinamo. Il club ucraino aveva questo giocatore da piazzare, Marcos Ruben, valutato circa 8 milioni di euro. Evidentemente devono aver parlato con un intermediario, perché ci tengo a ribadire che la Dinamo non ha mai parlato con Lotito. Questo intermediario ha offerto alla Lazio il cartellino di Ruben più un paio di milioni di euro. Noi eravamo pronti ad andare anche ai Los Angeles Galaxy! Quindi ho chiesto a Tare di proporci qualsiasi squadra e lui ci ha prospettato la Dinamo. Mi reco quindi a Montecarlo per parlare con i dirigenti ucraini, mentre né Lotito né Tare si sono mossi per venire»
Affare chiuso subito.
«Io ci ho messo dieci minuti per trovare l’accordo con la Dinamo, mi hanno offerto una commissione che neanche vi dico. Quindi volevano dare come contropartita questo Marcos Ruben, un giocatore sicuramente più valido di Saha. Gliel’ho detto a Tare e loro mi hanno detto che il giocatore non interessava, quindi in quel momento ho pensato che l’affare con la Dinamo fosse saltato. Allora sono andato in Inghilterra a cercare una squadra disposta a spendere i 10 milioni richiesti dalla Lazio, ma nessuno può mai sborsare questa cifra per uno che neanche gioca. Arrivati al 31 gennaio, la Lazio non avrebbe in ogni caso avuto modo di acquistare Ruben, quindi il discorso si è chiuso lì. Dopo tutto questa storia, devo pure sentire che alla Lazio è arrivato il fax della Dinamo Kiev con l’offerta di 8 milioni e che noi l’abbiamo rifiutata»
I casi imputati: cosa è accaduto prima di Lazio Inter
«Una volta Zarate decise di non andare presso la Clinica Paideia di mattina, bensì il pomeriggio, così da non farsi vedere dai giornalisti e rendere palese che aveva un problemino fisico, dato che ci teneva molto a giocare: apriti cielo, ‘Zarate non si presenta ai controlli’!». Ed ecco la famosa storia della convocazione “rifiutata”: «Quella settimana Mauro si era allenato solo un paio di volte, a causa di un infortunio. Hanno aspettato che andasse a casa per convocarlo, senza avergli detto niente prima. Lui allora disse di non essere pronto, perché non si era potuto allenare. Questa cosa doveva rimanere all’interno di Formello, invece Tare il giorno dopo ne parlò pubblicamente“»
Futuro
«Mi dispiace di non essere stato l’agente di Mauro quando è andato all’Inter in prestito: si è trattato di un favore fatto alla Lazio, ma in nerazzurro ha trovato molti tra gli attaccanti più forti del mondo: non a caso Gasperini alla prima partita lo ha utilizzato quasi come terzino, dimostrando che non era il giocatore che lui aveva richiesto». Zarate ha commesso qualche errore, ma Ruzzi lo imputa in caso alla società: «In un club ci sono dirigenti pagati per educare, per correggere eventuali errori, ma se tu un giocatore lo vuoi demolire… Se prendi Gattuso e gli dici di non andare in pressing sull’uomo, lo snaturi. Mauro è un goleador, un gioiello del calcio argentino. La Lazio l’ha pagato 20 milioni di euro, io penso che qualche azionista della società sia arrabbiato per questa svalutazione. Come andrà a finire questa storia? Con la causa di mobbing, con tutte queste situazioni che nessuno vuole, perché Zarate vuole solo giocare. Vi assicuro che Mauro tornerà a giocare ai suoi livelli. Ora il ragazzo vive un inferno, e un momento di depressione. Lui vuole giocare a calcio».
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