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COPPA ITALIA. ANDREAZZOLI: “Il derby in finale è qualcosa di speciale, dobbiamo arrivarci in condizioni ottimali”
Il tecnico giallorosso parla al termine della vittoria per 3-2 contro l’Inter nella gara di ritorno della semifinale…
NOTIZIE SS LAZIO – Dopo Mattia Destro è il turno di Aurelio Andreazzoli presentarsi di fronte ai microfoni di Rai Sport per commentare la vittoria sull’Inter nella gara di ritorno della semifinale della coppa Italia e del conseguente derby contro la Lazio che si disputerà il prossimo 26 maggio: “Ora penso solo al Pescara. Dobbiamo arrivare alla partita con la Lazio in condizioni morali e fisiche ottimali. Ma questo è possibile solo vincendo le prossime gare di campionato”
Cosa significa per il calcio romano avere due squadre in finale?
“Quando sono stato chiamatio dalla società io mi sono proposto degli obiettivi, tra questi anche la finale di Coppa Italia. Un derby per l’assegnazione di una coppa è qualcosa di speciale. Non puntiamo solo alla finale di Coppa Italia perchè poi rischiamo di buttare all’aria tutto quello che di buono abbiamo fatto”.
In conferenza stampa poi il tecnico giallorosso parla dei possibili rischi che la stracittadina potrebbe comportare:
Il derby in finale sarà delicato dal punto di vista dell’ordine pubblico o solo una giornata di festa?
“Ho notato che sia a Torino che a Roma quello che è successo è successo fuori dallo stadio e in orari diurni… Ci troviamo a parlare in sede sportiva di condizioni che di sportivo non hanno niente… Non c’entra niente il calcio, l’ambiente stadio… Abbiamo vissuto il derby che è stata una giornata di festa, bellissima e senza problemi… I calciatori si sono scambiati gli abbracci a fine partita al centro del capo e dentro lo stadio non è successo niente. Il problema è che se credo parlassimo un po’ meno di quelli che si divertono ad accoltellarsi e a fare il conto al bar il giorno successivo di quanto accaduto… Credo che se ne parlassimo meno e lasciassimo il compito alla società esterna allo sport e al calcio… Perché non è un compito riservato alle societòà di calcio quello del controllo credo… Non credo le società di calcio debbano subire i riflessi negativi di situazioni come queste. Se penso ad un derby giocato di giorno a fine maggio… Viene da rabbrividire per chi lo viene a vedere e per chi lo dovrebbe andare a giocare. Sarebbe andare contro una festa dello sport e non si metterebbe nessuno nella condizione di gioire o di esprimere il massimo… Parliamone forse, ma credo che se ne parliamo un po’ meno in ambito sportivo di questi problemi, forse questi virgulti che si sfidano come nel vecchio west in mezzo alle strade, che partono organizzati per fare confusione, forse se ne parliamo meno avranno meno risalto e potranno vantarsi meno… Se qualche Daspo in più viene tirato fuori… Noi dobbiamo pensare a giocare bene le partite, ad essere sportivi e leali verso arbitri e avversari e per il resto ci dovranno essere le autorità competenti”.
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