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IL CORRIERE DELLO SPORT. Mauri dà la carica alla Lazio: “Siamo pronti”
Uno stralcio dell’articolo de Il Corriere dello Sport. Il centrocampista biancoceleste parla a pochi giorni dalla gara contro il Milan…
IL CORRIERE DELLO SPORT. Mauri dà la carica alla Lazio: “Siamo pronti”
Uno stralcio dell’articolo de Il Corriere dello Sport. Il centrocampista biancoceleste parla a pochi giorni dalla gara contro il Milan…
(getty images)
ROMA – Pronta, carica, determinata. E’ la Lazio che viaggia verso San Siro, verso l’anticipo col Milan, verso il debutto in campionato contro i campioni in carica: « L’esordio fuori casa, contro i campioni d’Italia in carica, è forse la partita più complicata che ci poteva capitare, ma saremo pronti e carichi… », è il grido di Stefano Mauri, l’ha fatto conoscere attraverso il sito internet che porta il suo nome. Mauri sarà in campo a Milano, è uno dei tre uomini che devono scortare il centravanti Klose, il piano tattico di Reja prevede il 4-2-3-1. Mauri parte da destra nelle idee dell’allenatore goriziano, dovrà garantire assist e gol, è un giocatore di qualità, sa trasformarsi in attaccante aggiunto, è un rifinitore di classe. Mauri ha scaldato l’ambiente, i tifosi biancocelesti sono rimasti delusi dalla cessione di Maurito Zarate e solo il campo può regalargli una gioia. […]
LUI E IL MILAN -[…] Mauri è nato a Monza ed è cresciuto a Lesmo, il paese famoso per aver dato il nome ad una doppia curva dell’autodromo. Quando finì le scuole medie studiò elettronica e telecomunicazioni a Vimercate, è diventato perito elettronico. Ha trascorso gran parte della sua vita in Brianza: «Una carriera che sognavo fin da bambino quando mio nonno Carlo mi accompagnava agli allenamenti dopo la scuola perché i miei genitori non ce la facevano a causa del troppo e duro lavoro. Un percorso a cui aspiravo negli anni dei duri sacrifici, quando adolescente dovevo rinunciare alle uscite serali con gliamici per dedicarmi al calcio e al mio diploma di Elettronica e Telecomunicazione », spiega sul suo portale per raccontarsi. Il padre lo spinse verso il calcio: «Una passione che ha saputo infondermi mio padre quando ha capito che il nuoto non faceva per me. Papà ha sempre giocato a pallone e mi ha seguito e spronato con critiche dure ma sempre costruttive» .
GLI INIZI –Mauri aveva otto anni quando firmò il suo primo cartellino, la squadra era il Casati Arcore, si giocava a pochi chilometri dalla famosa residenza di Silvio Berlusconi. Il Milan diventò il suo sogno anche perché l’Inter non gli diede fiducia. Fece un mese di stage con i nerazzurri e non fu preso. Da piccolo gli piaceva Evani: «Correva avanti e indietro e recuperava palloni, ma faceva anche assist per i gol e lo prendevo come esempio», raccontò Stefano in occasione di un’intervista. Mauri e la Brianza: affondano qui le sue radici. Da giovane entrò a far parte delle giovanili del Monza, a diciassette anni si trasferì al Brugherio, in seguito passò al Meda, in C2. Spiccò il volo col Modena ( in serie B). Ai rossoneri ha segnato negli anni passati, accadde nella giornata della disfatta (il Milan vinse 1-5 all’Olimpico, era l’ottobre 2007). Altri due gol, in Coppa Italia, li rifilò ai milanisti con la maglia dell’Udinese. Mauri sogna un gol a San Siro, davanti ai familiari che troveranno posto allo stadio, proverà a incidere sulla partita. Ma i suoi assist a volte valgono quanto una rete, sono spesso decisivi. Mauri è stato uno degli uomini più determinanti nella passata stagione, ha vissuto un inizio strepitoso, ha sfornato passaggi d’oro ai compagni e ha riconquistato la Nazionale nell’ottobre scorso. […]
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