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Mazzone sul derby: “Andiamo alla stadio a tifare per la Roma e per la Lazio. Non a fare a botte”
L’ex allenatore giallorosso aggiunge: « Perché non facciamo un bel derby giocato alla grande e che poi vinca il migliore? Ci si deve stringere la mano prima e dopo la partita»…
L’Ex allenatore della Roma Carlo Mazzone è stato intervistato ai microfoni di romanews.eu per parlare del derby di Coppa Italia tra Roma e Lazio e della stagione giallorossa. Queste le sue dichiarazioni sul derby.
Il 26 maggio prossimo (al momento dell’intervista data e orario del match sono ancora da confermare, ndr) si accenderanno i riflettori su un evento unico per la Capitale e rarissimo per il nostro calcio: la finale di Coppa Italia tra Roma e Lazio. Da romano e romanista che effetto le fa?
“Un effetto assolutamente positivo. Sono due società che hanno sempre fatto la storia del calcio romano. Purtroppo, però, quando cominciano queste partite le tifoserie di Roma e Lazio hanno un comportamento che io non ho mai condiviso: queste violenze per offendersi. Questo non mi è mai piaciuto. Perché non facciamo un bel derby giocato alla grande e che poi vinca il migliore? Ci si deve stringere la mano prima e dopo la partita”.
Questo, in effetti, è un auspicio di tutti…
“Voi giornalisti potete veramente essere decisivi in questo. Attraverso certi articoli potete sostenere questa strategia serena e tranquilla: andiamo alla stadio, ma non andiamo a fare botte. Andiamo a tifare per la Roma e per la Lazio”.
27 mesi dopo, la Roma è tornata a mettere la freccia in classifica sulla Lazio. L’ultima volta accadde il 23 gennaio 2011… La posizione in classifica definitiva delle due squadre quanto potrà pesare su questa finale?
“Questa è una partita micidiale e importante perchè si vince la Coppa Italia. C’è però questa grossa rivalità tra le due tifoserie, per cui è una partita veramente importante e, come giustamente detto, erano anni che doveva verificarsi una gara del genere nella Capitale. Credo che a prescindere dalla classifica e dal campionato, sarà sicuramente una bella partita tra due squadre che vorranno superarsi. Fare pronostici non mi è mai simpatico. Mi auguro non tanto che vinca la Roma, ma più che altro che vinca la migliore e che non accadano incidenti”.
Conserva un ricordo particolare legato alle stracittadine?
“Una volta, quando andai sotto la Curva dopo aver vinto, durante la settimana che portò a quel derby stilarono una classifica e diedero dei giudizi sui singoli. Solo due-tre giocatori della Roma ebbero un giudizio nettamente positivo nei confronti dei dirimpettai della Lazio. Fosse stato per quella votazione, la Lazio avrebbe vinto per 15 a 3. Da questo episodio riuscii a trovare le motivazioni feroci nei miei giocatori. Vincemmo noi per 3-0. Finita la partita festeggiai sotto la Curva della Roma. Bocciarono questo comportamento, ma sentivo di fare questo e festeggiare così una partita importante che nessuno aveva pronosticato”.
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