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IL CORRIERE DELLO SPORT. «Che impresa grazie a Maldini!»

Uno stralcio dell’articolo de Il Corriere dello Sport: Fiori: San Siro per la Lazio era tabù, difesa eroica ma forse non avremmo mai fatto gol al Milan. Poi…

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Il Corriere dello Sport – «Che impresa grazie a Maldini!»

Uno stralcio dell’articolo de Il Corriere dello Sport: Fiori: San Siro per la Lazio era tabù, difesa eroica ma forse non avremmo mai fatto gol al Milan. Poi…

(foto Getty Images)

Lui c’era, stava in porta. So­no passati 22 anni, era il 3 settembre 1989, aveva 20 anni (è classe 1969), la Lazio sbancò San Siro, mandò al tappeto il Milan (0-1). Da allora la vittoria nella tana del diavolo è di­ventata un tabù, non è più arrivata in campionato. Lui è Valerio Fiori, ex laziale e milanista […]

Fiori, si ricorda quel Milan-Lazio 0-1?

«La ricordo, fu una grande partita, fu un’impresa stori­ca. Avevo 20 anni, era la mia prima stagione da protagonista, ci trovammo di fronte un grande Milan».

Decise un autogol di Maldini…

«Era l’unico modo per vincere (risata, ndr), non avremmo potuto segnare in al­tro modo. Il Milan era fortissimo, c’era Sac­chi in panchina, c’erano grandi cam­pioni in campo. Fu un assalto continuo, que­sto lo ricordo bene».

[…] Nel calcio mai dire mai…

«E’ vero e quel giorno accadde ciò che in pochi avrebbero pronosticato. La Lazio era reduce dai campionati di serie B, si riaffacciava in serie A da un solo anno e la vittoria contro il Milan ebbe tanti significati. Quel gruppo dimostrò il suo valore, riuscì a togliersi una bella soddisfazione».

E’ passato tanto tempo, ben 22 an­ni, la Lazio proverà stasera a ribat­tere il Milan. Fiori come vivrà la partita?

«Sono rimasto un tifoso della La­zio, ma è normale che stasera sia dal­la parte del Milan. Auguro il meglio ai biancocelesti però dalla prossima partita in poi e penso che potranno lottare per la Champions. Se il tabù resisterà vorrà dire che avremo conqui­stato un risultato po­sitivo, di certo affron­teremo un’ottima La­zio e ci sarà da stare attenti».

Con la Lazio lei ha vinto uno scudetto Primavera, è stato uno dei portieri più giovani ad esordire in serie A (8 gennaio 1989 contro la Fio­rentina), poi il pas­saggio al Cagliari do­po 117 partite. Per­ché finì la sua storia biancoceleste?

«Dopo 5 anni l’ambiente si era un po’ raffreddato nei miei confronti, era giunto il momento di cambiare aria. Rimpianti? Nelle ultime stagio­ni erano accaduti alcuni episodi che mi spinsero a lasciare Roma, avrei preferito un finale più felice».

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