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“LAZIO, fidati di PETKOVIC”
Arno Rossini, ex collaboratore del tecnico biancoceleste, ora allenatore del Sion…
NOTIZIE SS LAZIO – Adesso poteva stare sulla panchina della Lazio, vicino al suo amico Vladimir Petkovic. Invece Arno Rossini non trovò l’accordo per trasferirsi nella Capitale. Adesso è il tecnico del Sion. “Vlado è una persona equilibrata e sa gestire anche le situazioni più difficili – racconta Rossini a radiosei – Finora ha fatto bene, la Lazio è stata impegnata su più fronti e io credo che un calo, soprattutto di concentrazione, possa essere messo in conto. Poi se dovesse vincere la Coppa Italia, sarebbe un risultato clamoroso per un tecnico al primo anno in Italia”.
“Petkovic è una persona sicura di sé, attraverso il lavoro riesce a infondere fiducia al gruppo. Allo Young Boys, per esempio, aveva una squadra modesta eppure fece benissimo. La Lazio deve avere fiducia in lui, ci sono ancora quattro partite e la finale di Coppa Italia, quindi c’è ancora tutto il tempo per fare bene”. La squadra biancoceleste fatica non poco la via del gol. Rossini rivela di aver sentito Petkovic qualche giorno fa e non gli è sembrato “per nulla preoccupato. E’ una persona che conosce molto bene il calcio e bisogna avere fiducia. So che persona e che allenatore è, sa gestire bene diverse situazioni, quindi bisogna avere fiducia in lui. Lui era arrivato a Roma circondato da tanto scetticismo e penso che il suo campionato lo abbia già vinto perché nella prima parte di stagione la Lazio era una delle squadre che giocava meglio. Problema di condizione? Non conosco il lavoro fatto finora, ma posso assicurare che quello a disposizione della Lazio è uno staff di primordine. Io credo che sia un calo normale, la Lazio ha anche tanti nazionali e quindi il numero delle partite disputato è molto elevato. Fidatevi, Petko nei momenti difficili trae il meglio dai suoi. Sono sicuro che contro il Bologna vincerà. Il mercato? Io non posso giudicare il mercato fatto dalla Lazio per questa stagione. In Svizzera, per esempio, lui era considerato uno dei migliori per flessibilità e capacità di modificare a partita in corso. E’ uno che sa leggere la partita come pochi ed è una dote che non tanti hanno. Poi il mercato non posso giudicarlo –conferma Rossini-, ma vi posso dire che il campionato svizzero è difficile e quindi Petkovic ha doti importanti e le ha dimostrate anche in Italia”. Rossini, come detto, fu vicinissimo alla Lazio. Ma le voci sul suo passato da bidello non lo hanno infastidito: “No, ci mancherebbe. Io ringrazierò sempre Petkovic per la stima e l’attenzione. Io non sono arrivato perché è mancato l’accordo con la Lazio, ma tutti questi discorsi non mi danno fastidio, fanno parte del folklore. Prossimo matrimonio con la Lazio? No, l’unico matrimonio è quello con mia moglie e con Petko non abbiamo più parlato di queste cose. Lo sento spesso, ma parliamo di calcio, soprattutto sono io a chiedere a lui consigli sul calcio svizzero. Il Sion mi ha chiesto di rimanere per il prossimo anno, ma io devo ancora decidere cosa fare. Adesso sono molto concentrato sul campionato e a portare la mia squadra in Europa League, anche perché se finisco qui il campionato sarò il tecnico ad aver resistito di più sulla panchina del Sion quest’anno”.
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