Cori razzisti e striscioni, il derby fa paura

REPUBBLICA.IT (M.Pinci) – Gli ululati razzisti rivolti a Balotelli da un gruppo di imbecilli presenti tra i tifosi della Roma dagli spalti di San Siro è solo l’ultimo episodio di una deriva razzista vergognosa che ha contagiato – e non da oggi – il nostro campionato. Questa è la denuncia lanciata da ‘repubblica.it’, che sottolinea come questa non sia la vetrina di cui il tifo romano ha bisogno nella marcia di avvicinamento a un derby, quello del 26 maggio prossimo, che già catalizza l’attenzione dal punto di vista della sicurezza. Una cosa è certa in vista della storica stracittadina: l’intento delle due tifoserie è quello di evitare nel modo più assoluto contatti ed episodi spiacevoli che ne macchino l’immagine durante le ore prima del fischio d’inizio della gara. Ne sono convinte le forze dell’ordine, che pur non abbassando la guardia restano certe di poter contare sulla massima collaborazione anche delle frange ultrà. Le maggiori preoccupazioni si avranno al termine del match, quando necessariamente una delle due tifoserie festeggerà e l’altra dovrà mandar giù un boccone mai così amaro. Con il rischio che, come e più di quanto accaduto oltre un decennio fa per gli scudetti di Roma e Lazio, si possano verificare “agguati” degli sconfitti ai supporter in festa nelle piazze. Proprio alla luce di tutto questo che gli striscioni esposti dai supporters laziali durante la gara con la Samp (“26 maggio: siamo pronti a dar battaglia per l’onor di questa maglia” e “26-05-2013 giuriamo far libero il suolo natio”) rappresentano un pessimo biglietto da visita.